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Tra una chiacchiera e l’altra

Da Annaulaola

Eccoci al momento clou della festa preferita dai bambini (e non), il Carnevale, che, prima di affrontare i rigori quaresimali, ci regala delle squisitezze gastronomiche che, ahimè, al pari del panettone e del pandoro, prerogative natalizie, ci tocca poter mangiare solo in questo periodo dell’anno.

maschera

Gli appassionati di dolci sanno già a cosa mi sto riferendo: chiacchiere o frappe, castagnole e krapfen sono i protagonisti di questo periodo e oggi, in vista del pranzo domenicale che precede il martedì grasso, non si potrà fare a meno di comprarne per amici e parenti e mangiarne in grandi quantità.

Se proprio doveste avere la sfortuna di veder venduto l’ultimo vassoio di chiacchiere davanti a voi non vi scoraggiate: prepararle in casa non è difficile come si crede. Ecco per voi la ricetta:

Versate 500 g di farina su un piano e ricavatene un buco al centro dentro al quale versare 4 uova, 3 cucchiai di zucchero, un pizzico di sale e 50 ml di olio extravergine di oliva e mescolate prima con la forchetta poi con le mani fino a ottenere un panetto morbido e omogeneo.
 Stendete il panetto con il matterello o, meglio ancora, con la macchina per la pasta fino a ottenere una sfoglia molto sottile e con una rotellina dentellata ricavate dei rettangoli. Praticate un taglietto in mezzo a ogni rettangolo, facendo passare all’interno uno dei due lati corti, così da creare una sorta di fiocco (infatti in Sicilia si usa chiamarle chiacchiere o scocche, ovvero fiocchi!).
 Friggete i “fiocchi” in abbondante olio di semi bollente, lasciateli asciugare sull’apposita carta e spolverizzate con zucchero a velo.

frappe

Le chiacchiere non sono il vostro forte? Allora, non fatevi prendere in… castagnola (!) e dedicatevi alla loro preparazione, per realizzare morbidissime palline zuccherose, con o senza il ripieno, di cioccolato o crema, come preferite. Questa è la ricetta base:

castagnole

In una ciotola versate 450 g di farina, 2 uova, 100 g di zucchero, 1 cucchiaio di zucchero vanigliato, 1 bustina di lievito, un pizzico di sale e 50 g di burro ammorbidito, aggiungendo del vino bianco al fine di avere una pasta né troppo dura né troppo molle. Lavoratela bene su una spianatoia per circa 10 minuti, tagliatela poi a pezzetti che arrotolerete in modo da ottenere dei cilindretti grossi come il dito medio e ritagliate dei tocchetti di circa 2 cm. Appallottolate i tocchetti e friggete le palline ottenute in abbondante olio di semi(devono galleggiare) caldo avendo cura di rigirarle continuamente. Quando saranno ben gonfie, scolatele sulla carta assorbente, farcitele (se vi va) e spolverizzatele con lo zucchero.

La vostra voglia non è ancora pienamente soddisfatta? Volete lanciarvi nell’assaggio del krapfen? Bhé, forse è giunto il momento di cercare una pasticceria ben fornita! O fornirci voi la ricetta perfetta!

krapfen


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