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Tracce di pneumatici su Marte

Creato il 17 aprile 2014 da Media Inaf
curiosity

Credit: NASA/JPL/University of Arizona

Tutto pronto per la terza trivellazione su Marte. Il rover della NASA Curiosity, atterrato sul Pianeta rosso il 6 agosto 2012, è da qualche settimana arrivato in una zona originariamente designata come KMS-9 (per tutti ormai nota come Kimberly), scelta dal team per una nuova perforazione con cui raccogliere nuovi campioni di roccia: questa volta verranno studiate le arenarie argillose ricche di quarzo e si continuerà a cercare tracce di materiale organico, “l’oro nero” degli studiosi.

Intanto i ricercatori della NASA hanno diffuso online questa bellissima foto che mostra tracce di pneumatici sulla superficie di Marte. Si tratta proprio del rover che, qualche tempo fa, ha subìto anche dei danni causati proprio da alcune formazioni rocciose più appuntite, che hanno letteralmente forato alcuni dei pneumatici di acciaio.

Le ricerche scientifiche tramite le strumentazioni montate a bordo dei rover continuano. La caccia a materiali organici, però, su Marte non è un’impresa semplice, perché il pianeta non è dotato di una magnetosfera e di un’atmosfera spessa come quella che abbiamo sulla Terra: questi due strati ci proteggono, infatti, dalle particelle energetiche provenienti dallo spazio che distruggono il materiale organico. Ovviamente, le rocce sulla superficie del Pianeta rosso sono state esposte agli agenti atmosferici per un lunghissimo periodo (geologicamente parlando) e le possibilità di trovare prove dell’esistenza di microrganismi o di vita microbica sono quasi pari allo zero.

Per saperne di più:

Visita il sito del Mars Science Laboratory

Fonte: Media INAF | Scritto da Eleonora Ferroni


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