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Tradimento e Perdono

Creato il 04 settembre 2010 da Giodoc

Tradimento e Perdono

La piccola città di provincia, la piccola squadra eternamente in terza serie.
Avevamo quasi pudore di amarti.
La Curva, sempre stracolma, ma piccola piccola di fronte a quella enorme dell'Olimpico.
Avevamo quasi pudore di urlare il tuo nome.
Eppure lo abbiamo urlato fino a rimanere senza voce.
Eppure ti abbiamo amato, ti abbiamo amato tanto.
Ho letto la lettera di Luca. Me lo ricordo piccolino, con quella tutta azzurra che ti scodinzolava dietro.
Ha ragione, Ago.
Ma avevi ragione anche tu. Il calcio non ti voleva.
Me lo ricordo, anche in quell'anno, in tribuna a San Benedetto.
E mi ricordo quell'arbitrucolo, De Angelis, che ti provocò per una partita intera.
Troppo grande, troppo amato, troppo scomodo in un mondo di mediocri.
Me lo dicesti pure quella volta. Ti ricordi sicuramente, ero quello che si stava laureando in medicina e veniva sempre agli allenamenti.
E quando ti dissi che il modo migliore di uscire dal calcio era un'amichevole tra la tua Roma e la tua Salernitana, te lo ricordi cosa mi hai detto?
"No, nun se fanno 'ste cose..."
Non furono le parole a trafiggermi l'anima, ma il sorriso amaro che le accompagnava.
Eppure, Ago, è capitato anche a te di esultare come un ragazzino.
E se la prima volta, a Pisa, ero davanti alla tv, la seconda volta, a Brindisi, c'ero.
Sembravi un bagnino che salvava un bagnante tirandolo su in superficie.
Quel bagnante, quel tifoso, quel ragazzo, ero io.


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Location:San Marco di Castellabate


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