Magazine Internet

Traduttori freelance: piccole chiavi per un grande successo

Da Twagomagazine @lorenzomonfreg

Traduttori freelance: piccole chiavi per un grande successoSei un traduttore freelance, la tua non è una carriera facile, la definizione stessa del tuo mestiere ne spiega le sfide. Sei un freelance, e questo non ti dà la concretezza di avere un ufficio tuo con clienti tuoi che entrano ed escono. Anzi, tu i tuoi clienti il più delle volte non li vedi neanche dal vivo. Sei in contatto con loro via mail, via skype, per telefono.

Da dove si inizia e come si prosegue verso la giusta direzione per affrontare al meglio le proprie giornate di lavoro, quando si è un traduttore freelance?

Proviamo insieme a stabilire un paio di punti chiave che possano anche avere la funzione di buoni consigli. 

Inizia da te stesso: presentati. Non puoi andare singolarmente da tutte le aziende e bussare alle loro porte per chiedere lavoro, devi affidarti ad una comunicazione veloce e che arrivi a più persone simultaneamente. Affidati alle mail. Invia una mail che faccia le tue presentazioni al posto tuo. La mail di presentazione è importante, è il tuo biglietto da visita alle agenzie o aziende con cui scegli di lavorare e non deve assumere toni noiosi e lunghi: spiega solo cosa offri. È molto importante specificare quali sono le tue combinazioni linguistiche (traduci dall’inglese, dal russo, dal francese, specificalo!), la tua tariffa e quali sono le tue specializzazioni (ad esempio traduzione giuridica, economica, IT), e fornire anche un elenco dei clienti più importanti per i quali hai già tradotto. Il tuo portfolio, insomma, ma anche la pubblicità di te stesso.

Accertati che il tuo indirizzo mail non sia troppo complesso: nome e cognome (con qualche cifra breve nel caso sia stato già utilizzato), l’importante è che sia chiaro e semplice da memorizzare e soprattutto da associare a voi.

E, sopra ogni cosa, accertati che non ci siamo errori di spelling quando invii una mail, specialmente ad una agenzia. Nessuno vule un traduttore che non conosca le basi dello scrivere bene.

Adesso veniamo alla parte più difficile: procurarsi i clienti. Trovare i lavori da fare non è cosa semplice nel vasto mondo del web per un traduttore freelance. “Cercasi traduttori”: ma dove? Come?

Il web organizzato è la risposta che cerchi. Una rete ordinata che selezioni per te i lavori, le domande e le offerte. Affidarsi ad una piattaforma nel web dove vengono pubblicati lavori e dove tu, traduttore freelance, puoi selezionare i lavori sulla base delle tue competenze e combinazioni linguistiche, ti darà la possibilità di avere sempre sotto controllo i lavori e le aziende che necessitano i tuoi servizi, e ti permetterà di proporti a loro più velocemente. La concorrenza, si sa, è alta. Ecco perchè bisogna essere strategici e distinguersi da chi offre il proprio stesso servizio: dobbiamo essere competitivi e per esserlo la nostra strategia deve essere messa a punto in modo tale da farci apparire nel mondo online come dei veri professionisti. Dobbiamo fare in modo che ciò che appare nella rete rispecchi le nostre capacità reali nel modo più convincente possibile: il nostro cliente dovrà fidarsi di quanto vede e legge, non avendo con noi, almeno a livello primario, un contatto tangibile.

I vostri stessi clienti, nelle aziende e nelle agenzie di traduzione, cercano nella rete quello di cui hanno bisogno e se hanno bisogno di voi, allora in è bene che, nel web, voi ci siate! Il vostro profilo, le vostre competenze devono essere disponibili in modo chiaro anche su Internet, così da avvantaggiare voi stessi nella ricerca del lavoro.

In bocca al lupo, traduttore freelance, e speriamo che questi consigli ti siano stati utili.

 

Roberta Martucci Schiavi.

 

Se non lo hai ancora fatto, aiutaci a migliorare il nostro sevizio rispondendo a 10 veloci domande sul tuo lavoro freelance.

Grazie!

 

Immagine by Stuart Miles/ Freedigitalphotos.net

 


Potrebbero interessarti anche :

Ritornare alla prima pagina di Logo Paperblog

Possono interessarti anche questi articoli :

Dossier Paperblog