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Tranquilla

Creato il 13 novembre 2010 da Selena
Vivo in Spagna da quasi 7 anni, lunghi, ma passati velocemente. E anche se mi lamento quasi sempre nel mio blog di questo paese, anche se sparo peste e corna, non é che passi le mie giornate imbronciata e depressa. Come giá detto lo sfogo rimane qui, ogni tanto esce e arriva alle orecchie di Buddha, ma per il resto tengo per me le mie riflessioni..e critiche...e incazzature...
Ci son cose di questo paese che amo, certamente, come il clima, il mare, certi posti che adoro, alcuni cibi.
Non ho problemi con il cibo spagnolo, anche se usano troppo aglio e cipolla, ma in generale provo tutto ció che si mangia qui. Stranamente in casa Buddha preferisce la cucina italiana, ma io non son una di quelle italiane che impazzisce se non ha la pasta Barilla o il Limoncello. Posso dirlo, non me ne frega molto. Io mangio quel che offre il paese, sono aperta ad ogni esperienza, a parte insetti ed animali esotici, che tralascio volentieri.
Non ho neanche problemi con la lingua spagnola, anzi, la parlo, leggo e scrivo senza pensarci, a volte anzi mi ritrovo ad osservare l'articolo che leggo per capire se sia in italiano o spagnolo, tanto li vedo uguali nella mia testa. A mio figlio cerco di parlare italiano, ovviamente, ma troppo spesso mi ritrovo a parlargli in spagnolo, ripetendo poi il tutto in italiano.
Non ho problemi con la gente spagnola. Voglio dire, non che adori tutti gli spagnoli, come neanche li odio. Io guardo la persona, anche se spesso per non ripetere la classica frase "non generalizziamo, non guardiamo l'insieme ma il singolo" mi ritrovo a dire gli Spagnoli, gli Inglesi, e cosí via, magari lamentandomi dei loro modi, della cultura, e di varie cose. Sarebbe noioso e una perdita di tempo ripetersi sempre.
Fatto questo bel preambolo per spiegare che i miei problemi personali son sempre riferiti a fatti e persone in particolare e non in generale, detto che vivo in Spagna non proprio per volere, ma perché non c'era miglior opzione quando é stata fatta a suo tempo la scelta, sottolineando che non sputo nel piatto in cui mangio, giá che ho un figlio spagnolo e il padre altrettanto, vorrei dire una cosa che mi fa imbestialire di questa popolazione e che non smetto mai di ascoltare diariamente. Una parola che per una Friulana suona come una martellata in testa ogni volta che l'ascolta, ogni volta che la riceve come risposta ad una domanda, ad un quesito, ad una affermazione, in qualsiasi momento del giorno e della notte, in qualsiasi luogo, proveniente dalla bocca di spagnoli del sud, del nord, del centro e delle isole.
¡TRANQUILA!
Mi fa andare fuori di testa!! Mi fa incazzare!!! Mi fa urlare "Tranquila una XXXXXXXXXXXXX!!!".
Perché questa parola esce dalla boccuccia di Buddha, o di qualsiasi altro spagnolo presente,  quando magari io sono immersa in un classico monologo italo-spagnolo da momento di arrabbiatura crescente e tendente al nervosismo cronico, momento in cui vorrei solo una risposta seria e ponderata, con un senso preciso, e che mi rassicuri sul un lieto fine.
Invece no...
¡TRANQUILA!
In tonalitá light, biascicata quasi, con sorriso Durbans. L'espressione da canna rende l'idea. 
Ed é lí quando io, dopo il monologo accalorato e stancante, dopo aver sbattuto fuori tutti i pensieri di colpo, dopo l'ardua azione, mi fermo a prendere fiato, ad incanalare la parola verso il cervello, sbottando in un
¡TRANQUILA UNA PIPPA!!!!
Che alle orecchie di uno spagnolo non ha senso. L'ilaritá straborda dal viso di Buddha, dalla mia boccuccia, invece, escono solo brutte parole...e non serve che dica verso chi son rivolte.
                                           ...Una pista??? La Spagna...ma non ditelo a nessuno....

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