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Trasparenza: dalle minoranze attive a quelle del copia-incolla

Creato il 29 settembre 2015 da Subarralliccu @subarralliccu

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Tempo fa andò in onda la pubblicità di un noto prodotto alimentare dove un bambino esclamava: “I miei genitori ce l’hanno sempre con me, non mi capiscono. Da oggi farò lo sciopero della fame !” Lo strumento di lotta politica introdotto in Italia da Capitini e praticato poi dai soli(ti) Radicali era ormai così popolare da essere usato per promuovere la buona immagine di un marchio.

Le minoranze attive fanno questa roba qui: propugnano uno strumento politico o un ideale che ai più sembra poco importante o pericoloso e lo trasformano in un sentire e un valore comuni.

Qualche giorno fa, il consigliere di minoranza Stefano Anni ha sollevato il problema della mancata pubblicazione dei consigli comunali on line da parte dell’attuale giunta. È la seconda volta che Anni si fa convertire dalla (ex?) minoranza attiva de Su Barralliccu.

La prima è stata quando si è rimangiato tutte le fregnacce dette nella campagna elettorale 2010 in tema di piano particolareggiato (leggi qui). La seconda, appunto, qualche giorno fa, a proposito dei video dei consigli comunali. Qualcuno si ricorderà che, 5 anni fa, Anni fece scenate da comare per cacciare le nostre videocamere dal Consiglio, con pretesti risibili, senza dare le spiegazioni dovute per legge e con la gentilezza, il tatto e l’eleganza urbana che lo hanno reso celebre (leggi qui).

Oggi impugna quella battaglia contro di noi: è così zelante che lo fa copia-incollando i nostri testi, e non certo perché lui non sia in grado di scrivere. Si erge a paladino di una trasparenza che non ha mai voluto:  la sua giunta non ha pubblicato i video dei consigli per l’ultimo anno e mezzo della scorsa legislatura.

Ha invece praticato la gogna mediatica, la diffida, l’intervista al blog anonimo, i provvedimenti punitivi contro i “nemici” e contro i “più deboli”, i processi pubblici, la negazione convinta di qualsiasi confronto.

Quale sia l’energia cosmica che ancora alimenti uno con un simile curriculum di incoerenza, errori, scorrettezze e boomerang tafazziani, portandolo a farci pure il predicozzo, noi non lo sappiamo.

Sappiamo invece che la trasparenza la vogliamo veramente. Vogliamo sul serio controllare e far conoscere cosa si fa “dentro il palazzo” e cosa è stato fatto fino a questo momento da chi lo ha governato. Il consigliere Anni può dormire sonni serenissimi, perché verrà accontentato. E perché, soprattutto, superate questioni puramente organizzative, proprio a partire dalla seduta del prossimo mercoledì 30 settembre, i consigli verranno regolarmente ripresi e messi on line, in uno spazio apposito del sito istituzionale del Comune.


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