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Trattamento Fiscale Acquisto/Vendita auto usata: detraibilità IVA, fatturazione e tassazione

Da Raffa269

Trattamento Fiscale Acquisto/Vendita auto usata: detraibilità IVA, fatturazione e tassazioneIl trattamento fiscale dell’acquisto o della vendita di un’auto, nuova o usata, da parte di un libero professionista apre alcune domande sulla chiara tassazione, il prezzo da applicare, l’iva sulla vendita dell’auto, l’obbligo di fatturazione e la convenienza a farlo in un momento preciso. Come spesso accade, l’acquisto dell’auto può avvenire anche prima dell’apertura della stessa partita iva, ma che si vorrebbe destinare come automezzo strumentale alla propria attività lavorativa.
Come avete avuto modo di vedere negli articoli dedicati alle deduzioni e detrazioni per i liberi professionisti e più in particolare sul trattamento fiscale dei costi e delle spese per l’utilizzo dell’auto, in questa sede potete avere alcuni chiarimenti in merito al cambio della macchina, ossia alla vendita dell’auto a privati o ad altri professionisti ed il successivo acquisto di un’auto nuova o di un’auto usata.

Inutile dire che esiste una differenza tra liberi professionisti titolari di partita iva ordinari e agenti e rappresentanti di commercio che, come ho più volte scritto, in materia di trattamento fiscale sulle autovetture, automobili, automezzi e simili godono di un regime di favore privilegiato in ragione del maggior utilizzo che ne fanno. Questo gli permette di avere maggiori detrazioni e deduzioni dall’imposta. Le modalità con cui si abbatte il reddito tassabile non cambiano ma cambiano le aliquote.

Prima regola fondamentale
Potete dedurvi solo i costi limitatamente ad un solo mezzo compresi moto e motorini, ciclomotori e simili (limitata detraibilità dell’IVA sull’auto), quindi decidete quello che utilizzerete maggiormente e solo i costi per quello abbasseranno il vostro reddito imponibile Irpef. Il resto dei costi è perso ossia indeducibile. Se vi posso dare un consiglio prendete il mezzo che genra maggiori costi di gestionee manutenzione e su cui spendete di più in modo che ottimizzerete il carico fiscale per il tramite della loro deduzione. lo stesso dovrà essere annotato nel registro dei beni ammortizzabili a meno di agevolazioni per alcuni regimi fiscali agevolati che ne disciplinano l’esenzione.

Acquisto Auto Nuova
Quando acquistiamo un’auto nuova il discorso è semplice perchè ovviamente dovrete richiedere la fattura tanto al concessionario, quanto al libero professionista che ve la vende.  Dal punto di vista dei costi il prezzo di acquisto dell’auto non sarà deducibile se superiore a 18.075 euro per i titolari di partita Iva (per gli agenti e rappresentanti il prezzo aumenta).
Con l’occasione vi dico anche di leggere perchè lo potreste trovare interessante come articolo correlato quello da poco pubblicato sulla convenienza tra acquisto della macchina o leasing auto.

Potete anche farvi un’idea sul trattamento fiscale legato alla detraibilità dell’Iva sull’auto per i soggtti che la acquistano (anche se molti ancora parlano di deducibilità dell’Iva sulle auto) e sulla deduzione dell’iva sulle auto appunto per chi la acquista che la detrae nella misura del 40%. L’iva sull’acquisto dell’auto è detraibile infatti nella misura forfettaria del 40% del suo ammontare sempre che l’auto sia inerente l’attività esercitata professionalmente ossia si tratti di un mezzo strumentale.

Complicazioni dal primo gennaio 2013
Dal primo gennaio 2013 la modifica del regime di deducibilità sulle auto determinerà un diverso trattamento anche delle plusvalenze o minusvalenze fiscalrmente rilevanti derivanti dalla cessione delle auto e che non coincide mai con quella derivante dalla semplice differenza tra prezzo di cessione e valore ammortizzabile. Dal primo gennaio 2013 infatti la percentuale di deducibilità della quota di ammortamnto passa dal 40% al 20% il che determinerà l’esigenza di modificare anche i piani di ammortamento delle auto in quanto se supponiamo che un’auto è stata acquistata per 20 mila euro ed il limite dei 18.075,99 euro esiste comunque si dovrà rideterminare il piano di ammortamento sulle restanti quote residue. Lo stesso quidni si riverbera sul calcolo della plusvalenza che trae dall’ammortamento uno dei valori da cui si origina.

L’impatto vero della minusvalenza o della plusvalenza fiscale
Per fornire come al solito uno strumento utile pratica per calcolare quale sarà non tanto la plusvalenza o minusvalenza civilistica che a poco importo ma quella fiscale ossia quella che eventualmente ci dedurremo dalle imposte o su cui pagheremo imposte qualora sia una plus, dovrete prendere il rapporto tra gli ammortamenti fiscalmente dedotti fino all’anno della vendita fratto e quello civilisticamente calcolato (ossia quello presente in contabilità per intenderci). La risultante di questo rapporto sarà una percentuale che sarà applicata alla minus o alla plus per determinare l’effettivo impatto finanziario. Questo rapporto raggionando solo con i numeri sarà tanto più elevato (e qudini anche l’impatto fiscale) tanto più il valore si discosta dal limite dei 18 mila euro. Il consiglio che vi do quindi è che se avete una macchina che costicchia parecchio fatelo il calcolo e potrebbe essere conveniente tenerla un pò di più per evitare di realizzare una plusvalenza dalla vendita e pagarci qudini le tasse sopra.

Acquisto Auto Usata
Nel caso in cui acquistate voi professionisti un’auto usata da un altro professionista ovviamente è necessario richiedere la fattura al contrario della vendita da soggetto privato non titolare di partita Iva ma potrete comunque giustificare la successiva deduzione dei costi mantenendo copia del passaggio di proprietà come unico documento in grado di comprovare il titolo di acquisto e copia dell’assegno circolare o bonifico bancario.

Deduzione del costo di acquisto auto nuova
La deduzione del costo di acquisto potrebbe avviene per il tramite delle quote di ammortamento che sono pari al 25% annuo (in pratica in 4 anni beneficerete della deduzione). Importante da sapere è che il costo da ammortizzare fiscalmente è pari al 40% (20% dal primo gennaio 2013) per cui per farvi un esempio rapido se acquistate un’auto nuova che costa 10.000 euro, potrete dedurvi dal reddito imponibile 4.000 euro in quattro anni, per cui 1.000 euro all’anno; questi mille euro abbasseranno il vostro reddito imponibile per cui per intenderci se fate parte dell’ultimo scaglione di reddito il risparmio effettivo inteso come inore esborso finanziario sarà pari a 430 ogni anno. Immaginando che terrete l’auto per quattro anni e avete pagato un’auto 10.000 € in realtà il vostro esborso effettivo al termine del periodo di ammortamento sarà pari a 10.000-1720= 8.280 euro. Insomma qualcosina la risparmiate…

Detrazione dell’Iva auto nuova
La detrazione Iva invece sarà pari al 40% dell’Iva pagata, per cui immaginando 10.000 più iva 2.000, il primo anno che sosterrete il costo la detrazione IVA sarà pari a 800. La detrazione dell’Iva la potrete effettuare tutta nel primo anno di pagamento. Quello che dovete sapere è che questi 800€ restano tali se non venderete l’auto prima dei 5 anni perchè esiste una regolina che ci dice che la detrazione si fa il primo anno ma si matura per quinti, ossia il 20% ogni anno, pertanto immaginando di vendere la macchina il terzo anno dovremo ridare al fisco 800:5 (i quinti) X 2 (gli anni che non ho maturato di detrazione) = 280€.

Acquisto auto usata
Nel caso di acquisto di auto usata prima di tutto dovrò fare riferimento alla fattura che eventualmente mi sarà data dal titolare di partita Iva del soggetto che la sta vedendo e che seguirà lo stesso ragionamento visto sopra, sia per quello che concerne la deduzione del costo sia per la detrazione dell’Iva sull’auto. Se l’acquisto avviene da una persona fisica non vi sarà detrazione di Iva mentre nel caso in cui l’acquisto avviene da un altro titolare di partita Iva allora la cosa cambia e potete a vostra volta detrarvi l’iva che vedrete nella fattura che vi dovrà essere consegnata dal venditore come avviene nel caso sopra.

Vendita auto usata
Al momento della vendita dell’auto usata prima di tutto devo rilevare che esiste per un titolare di partita Iva l’obbligo di emettere la fattura con Iva sia che venga venduta ad un altro professionista, o comunque soggetto titolare di partita Iva, sia che venga venduta ad una persona fisica non nell’esercizio dell’attività con addebito dell’Iva per rivalsa.

La destinazione di un’auto precedentemente acquistata da privato e destinata successivamente all’attività profesisonale di per sè non è normata per i liberi profesisonisti ma solo per le aziende dall’articolo 65 comma 3 bis del tuir per cui se avete già una machcina e la destinate ad un uso promiscuo sappiate che i costi che sostterrete nell’anno sono deducibili ma quelli che avete pagati negli anni precedenti non perchè violerebbero il principio di cassa. Tuttavia le quote di ammortamento residuali potrebbero essere dedotte con i limiti sempre dell’articolo 164 del Tuir. Occhio perchè dal primo gennaio 2013 le percentuali di deduzione dei costi auto dei liberi professionisti hanno subito una consistente riduzione.

Costi e spese auto Usate
I costi e le spese saranno deducibili secondo le stesse regole viste nel caso di acquisto di beni nuovi con le stesse percentuali di deducibilità ai fini delll imposte dirette e detraibilità sulle imposte indirette.

Iva e Auto Usata
La detrazione dell’IVA (e quindi per chi la sta vendendo la fase di fatturazione della cessione) è disciplinata da una speciale regola: infatti se avete detratto il 40% come sopra allora la cessione dell’auto usata dovrà essere effettuato con una fattura che riporta il 60% come base imponibile esente ex articolo 27-quinquies ed il 40% imponibile.

Plusvalenza o Minusvalenza derivante dalla vendita dell’auto usata
Il valore di entrambe si misura sottrando dal prezzo di vendita il valore non ammortizzato del bene. La differenza se positiva genera una plusvalenza se negativa una minsuvalenza. Entrambe rilevano ai fini del reddito imponibile o in aumento o in diminuzione secondo una regola particolare. Infatti le plusvalenze rilevano nella stessa proporzione esistente tra l’ammontare dell’ammortamento fiscalmente dedotto e quello complessivamente effettuato, si applica anche alle plusvalenze per cessione di autoveicoli da parte del professionista. Questo avviene perchè esiste quel limite che avevamo visto prima dei 18075,99 euro, per cui io potrei avere un ammortamento da colare più elevato di quello che poi mi sono effettivmaen dedotto. Per aiutarvi potete leggere  la Circolare 28 del 2006 dell’agenzia delle entrate.

Per quello che concerne la detrazione Iva invece per le cessioni che hanno per oggetto beni per il cui acquisto o importazione la detrazione è stata ridotta ai sensi dell’articolo 19 bis1 o di altre disposizioni di indetraibilità oggettiva, la base imponibile è determinata moltiplicando per la percentuale detraibile ai sensi di tali disposizioni l’importo determinato ai sensi dei commi precedenti (cfr articolo 13 del del DPR 633/1972)

Irap acquisto auto
Anche ai fini Irap il costo è deducibile dal valore della produzione netta così come avviene per il reddito imponibile valido ai fini irpef.

Queste regole si applicano per tutti i professionisti titolari di partita Iva comprsei coloro che adottano il regime dei minimi sia delle nuove iniziative imprenditoriali solo che nel regime dei minimi oltre a segnalrvi di stare attenti a non superare i limiti dei 15 mila euro imposti dal lgislatore quale causa di esclusione dal regime vi dico anche che ai fini Iva non potranno detrarsi Iva quindi aspettate a comprarvi la macchina o effettuate un calcolo di convenienza.

Categoria Auto e Fiscale


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