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Trattoria Marianaza, Faenza.

Da Motociclistidatavola
Scorsa settimana abbiamo avuto l'occasione di andare in visita alla scuderia Toro Rosso di F1. Abbiamo abbinato a questa gita divertente una cena e la premiazione di Savo come vincitore del nostro Giocone dei pronostici 2015.La gita è stata molto bella e piacevole e cercheremo di riproporla per poter coinvolgere altri MdT ma quello di cui vorrei parlarvi oggi è del locale scelto per la cena.Torniamo alle origini, recensiamo un locale.Dato che la TR si trova a Faenza abbiamo deciso di rimanere in zona e di andare alla Trattoria Marianaza. Ci ha convinto quel nome che suona tanto di Romagna genuina, per il resto non ne sapevamo nulla. La Marianaza si trova nel centro di Faenza, dove antico e vecchio si contendono strade e costruzioni, dove le vie sono strette e dove non sempre è facile trovare un parcheggio e dove ormai abbiamo imparato a muoverci con circospezione, onde evitare di incappare in dolorosissime ZTL.Il locale da fuori si presenta al limite fra l'antico e il vecchio , ben inserito nel contesto. Appena dentro l'immenso camino distrae per lunghi minuti dal resto dell'arredamento. Poi ci si rende conto che il locale ha un arredamento molto ruspante, un accumulo di ere storiche che si sommano senza sostituirsi. Ci sediamo al tavolo che avevamo prenotato (vi conviene prenotare) e per qualche minuto il camino torna ad essere protagonista, attirando la nostra attenzione. Parte delle portate vengono preparate direttamente sul camino a vista, come scopriamo presto. Il menù è molto Romagnolo e nasconde al suo interno un paio di piatti che sono indicatori occulti del livello di romagnolità. Quando in un menù trovi la pasta e fagioli e la zuppa inglese vuol dire che in cucina hanno da tempo accettato la sfida di confrontarsi con le cucine delle nonne di Romagna.Interessante anche la proposta dei vini. Proposta che mi fa notare che, nonostante ci troviamo in una trattoria NON siamo in una osteria, le stoviglie e i bicchieri non sono da semplice battaglia.Per questa volta restiamo senza primi ma ci saluteremo con la solenne promessa di tornare a provarli.Iniziamo con un antipasto misto: salumi misti, bruschette col lardo, polentine fritte col formaggio, piada e pane. Saggiamente lascio le polentine in fondo e, diversamente da qualche ingenuo commensale, non mi ustiono e posso apprezzarle fino in fondo. L'offerta di salumi è buona e soddisfa ma la vera regina è la bruschetta. col lardo. La bruschetta viene preparata, anzi viene forgiata, direttamente nell'immenso camino. Il risultato è eccellente e negli occhi dei ragazzi vedo bagliori di commozione.

Trattoria Marianaza, Faenza.

Mordor...ah no, la Marianaza.

Ormai il camino è il nostro signore e padrone e dipendiamo dalle sue fauci. Per proseguire prendiamo grigliata mista. Attenzione al dettaglio che tornerà utile: siamo in sei ma non la ordiniamo per sei, anche perchè non tutti apprezzano il fegato. Il dettaglio è questo: arriva comunque una fiamminga con 6 pezzi di pancetta adagiata su una bruschetta. Il rischio di litigare era alto ma è sventato. La carne merita tutta, ne abbiamo abbastanza per non aver necessità di mangiare altro (eccetto patate e verdure) ma i ragazzi mi danno la soddisfazione di non lasciare nella fiamminga neppure un'ombra.Vedo sguardi soddisfatti attorno a me ma so che in ognuno di loro c'è uno stomaco per i dolci, una sorta di after-market touratech dove poter continuare a mangiare.La scelta ricade su dolci tipici mascarpone e zuppa inglese. Arrivano in porzioni interessanti, senza doppi fondi o altri stratagemmi. Il mascarpone è, come posso definirlo, ruvido. Ha il sapore delle cose fatte in casa, ci piace e in breve si sente risuonare il tintinnio dei cucchiaini nel fondo delle ciotole.Aggiungo il dettaglio che hanno pure bevuto bene (dicono, io sono mezzo astemio e ci capisco poco).La spesa. Ecco, se pensiamo a quello che abbiamo mangiato, quanto abbiamo mangiato e alla qualità diciamo che la spesa è coerente. Certo ambiente e locale sono un po' ruspanti e ti aspetti uno di quei posti da descrivere iniziando da “non abbiamo speso un cazzo”. Invece spendi il giusto, spendi quanto è giusto spendere per aver mangiato bene e tanto. In buona sostanza, se capitate da Faenza questo è un locale che sicuramente merita di essere inserito nel vostro navigatore, non fatevelo scappare e non fatevi confondere dall'aspetto antico/vecchio, sanno fare a far da mangiare.

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