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Tre domande a... Lorenzo Macrì

Creato il 12 settembre 2010 da Dubbing Questions
Tre domande a... Lorenzo MacrìEcco a voi la splendida intervista di questa settimana: "Tre domande a... Lorenzo Macrì". Attore doppiatore, voce di Daniel Day-Lewis in film come "Nel nome del padre" e "The Boxer", e ottimo direttore di doppiaggio del film "Urlo" (Howl), di cui firma anche i dialoghi italiani, in anteprima mondiale nelle sale italiane per la Fandango da questo week-end.
Nell'intervista, Lorenzo ci racconta dettagliatamente alcuni retroscena relativi alla lavorazione di questo bello quanto difficile film.
1) Lorenzo Macrì, attore doppiatore e abile dialoghista e direttore del doppiaggio di "Urlo" (Howl) di Rob Esptein e Jeffrey Friendman. Tratto dal celebre poema di Allen Ginsberg.
Quali sono le difficoltà che si possono incontrare nel delicato compito di adattare e dirigere un film del genere?
LM: Ogni doppiaggio cinematografico presenta sempre un certo numero di difficoltà che vanno risolte in modo tale da avere alla fine un'opera che sia "quasi la stessa cosa" (cito Umberto Eco) rispetto all'originale. Nel caso di "Urlo", che ho avuto la fortuna di adattare e dirigere, ci troviamo di fronte a un film che ha cinque livelli di narrazione: la ricostruzione del processo a Ferlinghetti, la lunga intervista a Allen Ginsberg, il reading di "Urlo" fatto da Ginsberg stesso, altri brani di "Urlo" riproposti con voice over su sofisticati disegni animati e infine alcuni segmenti della vita del poeta. Ogni livello narrativo richiede ovviamente un uso diverso del linguaggio e della recitazione. Chi vedrà il film capirà cosa intendo.
Per quanto riguarda l'adattamento dialoghi le maggiori difficoltà sono state due: la prima quella di mantenere il più possibile anche in italiano il ritmo del poema che con il suo "verso lungo" senza punteggiatura si ispira all'improvvisazione del jazz. La parte fuori campo del poema si trasforma spesso in un vero e proprio melologo e cioè una recitazione a tempo sulla musica. Le parole sono praticamente scritte sul pentagramma. Abbiamo adottato la traduzione del Prof. Luca Fontana ediz. "Il Saggiatore" e specialmente per le parti in campo, per ovvi motivi di sincrono, ho dovuto a volte (con il suo permesso) tradirlo!
La seconda difficoltà è stata quella relativa all'intervista a Ginsberg. James Franco (che avrà studiato mesi i filmati esistenti sul poeta) adotta in quella parte del film una non recitazione da presa diretta e mantiene per tutto il tempo delle lunghe battute una sorta di "basso continuo", una risonanza che copre gli spazi tra una parola e l'altra creando in qualche modo una musicalità e un ritmo difficilissimo da mettere a sinc. Ho lavorato molto su questa parte, quasi fotogramma per fotogramma, e spero di aver ottenuto un risultato soddisfacente.
2) Per dar voce ai sentimenti del protagonista Allen Ginsberg (l'attore James Franco) c'era bisogno di una voce giovane ma al contempo "vissuta" come quella di Alessandro Tiberi. Com'è avvenuta la sua scelta?
LM: La scelta di Alessandro Tiberi è avvenuta attraverso il classico provino su parte. Serviva un attore che oltre a possedere una tecnica perfetta, per i motivi che ho esposto prima, avesse anche nelle vibrazioni della voce quel qualcosa di ineffabile in grado di esprimere tutte le corde e l'estro di quel complesso personaggio. Alessandro Tiberi, che è un espertissimo doppiatore, ha in questi ultimi anni intrapreso una brillante carriera cinematografica ed ha quindi tutta la naturalezza di recitazione che si richiede alla presa diretta. In più ha la stessa età di James Franco e quindi non ha dovuto forzare in alcun modo la sua recitazione. Si è dedicato a questo difficile doppiaggio con grandissima generosità e passione e spero che il pubblico possa cogliere tutte le emozioni che ha dato a noi in sala durante la lavorazione. Un compagno di lavoro fantastico che ringrazio di cuore.
3) Prima dei saluti, ti chiedo un commento su "Dubbing Questions. Domande e risposte sul doppiaggio italiano" e, se possibile, di anciparci alcuni dei tuoi prossimi impegni.
Tre domande a... Lorenzo MacrìLM: Devo davvero risponderti banalmente ma ritengo sempre utile l'apertura di un blog. Sono per la libera espressione di pensiero e la possibilità che offre la rete è fantastica. Mi pare che tu sia partito bene con interviste a professionisti del settore. Un equivoco che forse andrebbe chiarito andando avanti è che il nostro è un lavoro di alto artigianato che non si può improvvisare, per cui chi vuole avvicinarsi al doppiaggio dovrebbe capire che non si può di punto in bianco diventare doppiatore. Forse con il tuo blog attraverso lo scambio di informazioni con i professionisti del settore si può informare meglio chi vuole avvicinarsi a questo mondo. La cosa fantastica è che puoi doppiare solo se funzioni. Quindi la bravura è la sola arma su cui puntare. Come nello sport, non ci sono scorciatoie!
Ringrazio di cuore Lorenzo Macrì per la grande disponibilità e appuntamento al cinema con il Suo "Urlo", un film molto particolare e di cui sentiremo sicuramente parlare.
Foto di Lorenzo Macrì tratta dal sito "Il mondo dei doppiatori".
A presto e buon week-end,
Fabio S.
SCRIVETE A: [email protected]

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