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Trentacinque per 3

Creato il 29 settembre 2015 da Vlao

Come passa il tempo… era una volta che si festeggiava il 30 per 3 con una non-stop culinaria entrata negli annali e conclusa con la mitica cuccumona di filottranese memoria (Trenta per 3).

Cinque anni in più si accusano… e nessuno se la sentirebbe adesso di affrontare quella maratona. Però è giusto festeggiare con una cena rifocillante il passaggio di lustro dei tre prodi NicoBartelt e Vlao.
La location scelta sta volta è una fattoria ai confini dell’antico borgo di Montignano che accoglie i commensali con mucche finte, polli e cigni veri e soprattutto con una esposizione di ciccia non indifferente.

Il frigo stile macelleria ci mostra le carni rosse pronte ad essere grigliate sul camino che, sullo sfondo, fiammeggiando nervosamente è intento ad arrostire membra di ogni taglia e di ogni forma.

Ci accomodiamo con l’acquolina in bocca e, al momento dell’ordinazione, ci troviamo subito in crisi. Siamo davanti ad un bivio, oltre al tagliere, un must, occorre scegliere tra una cena a base di carni pregiate o una classica a base di grigliata ruspante… Dopo un piccolo summit si raggiunge una posizione comune e, andando contro i consigli del cameriere, optiamo per una cena ibrida.

Per far contenta la frangia delle carni pregiate, capitanata da Puntoplus l’intenditore, ordiniamo un Tomawack la vera costata del cowboy australiano alla quale abbiniamo un classico misto di grigliata, tagliata, salsicciata, etc etc..

Trentacinque per 3

Lo sport del 2016

Dopo aver spazzolato il, purtroppo, misero tagliere, attendiamo più di un’ora per la maxi bisteccona da 1.050 grammi, e da 80 euro.

Nel frattempo gli spaghetti al pomodoro di Juju attirano l’attenzione dei commensali che pianificano un imminente attacco. Proprio quando stavano per decollare le forchette ecco che atterra la maxi costata… la guerra è sventata e la cena del più piccolo del tavolo si salva in corner.

Lo spazzolamento delle portate dura molto meno del loro tempo di attesa e ci troviamo all’ora della torta in men che non si dica. I problemi di accensione delle candeline scintillanti di Martimarti sono solo un piccolo intoppo che ritarda di qualche secondo il brindisi finale a base di spumante e latte di capretto.

Nonostante i 35 anni suonati, i tre festeggiati si beccano anche i regali, un’orchidea viola a Nico, un kit per freccette a Bartelt ed un arco a Vlao! Regali davvero azzeccati, soprattutto quello di Vlao che il Cometa mette subito all’opera imbastendo un improvvisato tiro al bersaglio sui cartelli del parcheggio.

La prova coinvolge tutti i presenti e la compagnia si scioglie solo una volta che ogni partecipante ha centrato almeno una volta il cartello col pollicione alzato in stile facebook con la scritta “Mi brace”!

Soddisfatti della mira si va tutti a casa, appuntamento al prossimo lustro… o magari prima!


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