Trimestrale Facebook, risultati migliori delle attese

La trimestrale Facebook ha evidenziato una crescita pubblicitaria complessiva del 36%

Dopo la pubblicazione della terza trimestrale Facebook del 2012 volano le azioni del social network nelle contrattazioni after-hours. I ricavi sono aumentati del 32% su base annua e sono risultati di 1,26 miliardi di dollari dai 954 milioni del terzo trimestre 2011, con un utile netto in crescita a 311 milioni (12 centesimi per azione) dai 227 milioni dello stesso periodo dello scorso esercizio (10 centesimi per azione). Sebbene al netto di alcune partite contabili, tra cui i costi per l’IPO e relativi compensi straordinari, la società ha chiuso con un rosso di 59 milioni, pari a 2 centesimi per azione.
Il consensus Bloomberg era per un Eps rettificato a 11 centesimi e per un fatturato di 1,23 miliardi.

Nella trimestrale Facebook, in particolare, ad avere entusiasmato gli investitori è stata la

crescita della raccolta pubblicitaria, il cui segmento core si è attestato a 1,06 miliardi, mentre quella complessiva è cresciuta del 36% a 1,09 miliardi.

In netta crescita anche gli utenti attivi, che superano il miliardo di unità, arrivando a 1,01 miliardi, in crescita del 26% e con 600 milioni di persone connesse al mese dai loro dispositivi mobili, i quali ormai rappresentano il 14% degli introiti pubblicitari e per un giro di affari di 150 milioni di dollari, contro gli appena 10 milioni del secondo trimestre. Un risultato molto importante, dato che ad avere ad oggi depresso le quotazioni del social network è stato lo scetticismo degli investitori proprio sulla capacità di Mark Elliot Zuckerberg e della sua squadra di monetizzare l’amplissima platea di utenti attraverso la pubblicità, specie dal mobile.
E stando a EMarketer, Facebook si attesterebbe ancora al sesto posto nel mercato mobile advertising con una quota del del 2,8%, contro il 55% del quasi monopolista Google (era al 51% nel 2011).

Complessivamente, tuttavia, nella trimestrale Facebook si evince una crescita delle spese del 64% a 885 milioni. E che non sia tutto rose e fiori lo dimostra anche la crisi di Zynga, la società produttrice di giochi online (ricordiamo FarmVille), su cui Facebook incassa una percentuale su quelli a pagamento effettuati tramite il suo sito. Zynga ha annunciato il taglio del 5% della forza lavoro, lamentando da mesi un atteggiamento discriminatorio da parte del social network.

Ad ogni modo, il titolo viaggia ancora intorno ai 20 dollari, mentre a maggio era stato quotato a 38 dollari. E da ieri è scaduto il lock-up per 234 milioni di azioni, ossia il divieto di vendita, con possibili effetti depressivi sul titolo, come avvenne lo scorso 16 agosto, alla scadenza del lock-up per 271 milioni di azioni della società, che causò il tonfo a Wall Street del 7%.
E anche a novembre giungono a termine divieti su altri pacchetti. Sarà molto importante conoscere la quarta trimestrale Facebook del 2012.