Troppo erudito

La grande bellezza. Per essere un film sul niente non c’è male. Roma è misura della nostra decadenza, quella di un intero Paese. Con le sue feste, i salotti, il distacco dal disagio che si consuma sull’asfalto, per strada, mentre i terrazzi brulicano di mondanità. Sorrentino rappresenta quel senso di delusione, di abbattimento morale, che s’impossessa di chi Roma l’ha conosciuta bene. Personaggi “sull’orlo della disperazione” non trovano più riparo all’ombra dei palazzi, delle compagnie esclusive. Unica via di salvezza è il ritorno alle origini. Un messaggio di speranza che però non seduce, presentato con troppa erudizione da un Sorrentino sopraffatto dalla sua stessa estetica. Voto 6,5.