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Truffe finanziarie alla Madoff: Segnali d’allarme

Da Mrinvest

Le truffe finanziarie sono all’ordine del giorno, vediamo quali segnali seguire per difendersi.

Avrete sicuramente sentito, nuovamente parlare, di Madoff. Ebbene, per chi non lo sa, Madoff era un finanziere che aveva promesso ai suoi risparmiatori ed investitori un rendimento giornaliero del 6%.

E’ stato chiaramente condannato negli Usa. Non è stato il primo e non sarà neanche l’ultimo, di quanti troppo promettono chiedendo di investire il vostro capitale. Un paio di mesi fa una nuova retata con Micalizzi, noto ora come il “Madoff della Bocconi”, ex-docente della Bocconi che si è lanciato in promesse fatte non a risparmiatori privati ma a vere e proprie realtà azionarie di primo piano.

Tra queste, anche Pirelli e, pensate un po’, Ubi Banca. Nomi impensabili per la truffa Madoff: Jp Morgan, la filiale Ubs di Monaco tra gli altri truffati.

Evidentemente, la sua figura professionale unita al prestigio accademico è stata alla base della strategia truffaldina, rivolgendosi, poi, per la diversione dei fondi accumulati a società di diritto lussemburghese e società di diritto svizzero. Tutto il capitale andava ad affluire in conti esteri, meglio se paradisi fiscali, la cui lista nera è ancora in auge (tolta la Svizzera).

Vediamo quali avrebbero potuto essere i principali segnali di allarme per cercare di carpire le stranezze di quanto ci veniva proposto.

Come difendersi dalle Truffe Madoff

Il primo segnale d’allarme per chi vuole affidarsi a gestori di capitale, evitando la truffa Madoff, è rappresentato dalle promesse del tipo: “Il tuo capitale renderà il tot%. Te lo garantisco”.

Nessuno può garantire nulla in borsa. Che cosa ha fatto, di recente, lo stesso Micalizzi, non frenato affatto dalle altre accuse giudiziarie? Ha continuato mettendo a segno una nuova truffa, fatta stavolta non di fondi a risparmio gestito ma di bond Usa indicizzati al petrolio. Il problema è che sono fasulli. E non solo: le continue comunicazioni agli investitori e risparmiatori sugli utili periodici sono false.

L’altro particolare a cui dobbiamo fare attenzione quando investiamo in un fondo a risparmio gestito è sapere come vengono impiegati i nostri capitali. La truffa Madoff punta sempre sulla poca trasparenza o sulle errate comunicazioni. Spesso la diversificazione del rischio è fondamentale.

Ebbene, il fondo off-shore Dynamic Decisions Growth Premium impegnava i capitali, per lo più esclusivamente, in un unico paniere. Quando gli investitori si avvedono dell’incauto è ormai troppo tardi, tanto più che Micalizzi non è in grado di restituire il capitale. Dove avevano sede tali hedge found, dal misterioso potere lievitante? Nelle isole Cayman. Bastava il nome per convincere gli investitori della veridicità di quanto affermato dal professore.

Insomma, quel po’ di cultura finanziaria che stiamo maturano grazie alla nuova cultura del trading e dell’investimento consapevole (vs truffa Madoff) qualcosa lo ha insegnato anche agli ignari in materia: non si possono pretendere ricette miracolose, meglio un conto deposito oggi che un capitale perso domani.

Spuntare quei piccoli pay-off e dosarli con un prezioso leverage, non investire mai l’intero capitale, fare attenzione alle condizioni dell’investimento, ci hanno fatto diventare più prudenti e maggiormente legati alle ottiche di breve periodo che a quelle di medio/lungo termine. I rischi della volatilità del cambio, ben noti a chi opera nel forex, ci hanno fatto guardare con prudenza le aree emergenti, seppure dalle prospettive di sviluppo forte ed adottare un sano atteggiamento speculativo.


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