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Tumore alla Prostata: la Sentinella è Fido!

Creato il 04 ottobre 2012 da Weesh_growing_ideas @Weesh_web

Quanto sono importanti i cinque sensi! Se per l’uomo la vista è certamente il primo ad essere apprezzato, per il suo migliore amico – vale a dire il cane – avanti a tutti c’è l’olfatto. Le cellule olfattive del cane superano, a secondo della razza, i 100 milioni, ed arrivano anche a 200 nel pastore tedesco, mentre nell’uomo sono appena 5.000! Un cane, per dirne una, riesce a tornare a casa – partendo da tantissimi chilometri di distanza – proprio grazie al suo fiuto.

Nel pieno rispetto della concezione che giustamente innalza il quadrupede al rango di miglior amico dell’uomo, l’applicazione dell’olfatto canino va ad estendersi all’ausilio nel riconoscimento del tumore, specie di quello alla prostata. Si e’ da poco avviato uno studio, condotto dal dottor Gianluigi Taverna dell’Istituto clinico Humanitas di Rozzano (Mi), in collaborazione con il Centro Militare Veterinario dell’Esercito.

Un pastore tedesco e uno belga vengono addestrati a riconoscere – guidati dall’olfatto –  l’urina di pazienti malati, con l’obiettivo che in seguito i segugi sappiano discernere i reperti di soggetti affetti da patologia da quelli di persone sane. Da li’, negli auspici degli studiosi, la possibilita’ di creare un naso artificiale, strumento da laboratorio capace di localizzare l’insorgenza della malattia fin dai primi stadi.

L’idea che i cani potessero riconoscere i tumori attraverso l’olfatto fu lanciata nel 1989, ma solo nel 1996 sono partiti gli studi, che oggi rappresentano solide certezze. L’affidabilita’ della diagnosi e’ gia’ oggi elevata (circa al 90%), grazie all’impiego dei cani utilizzati per la ricerca delle mine (successo al 100% in questo campo), ma e’ evidente che la strada dello studio e’ ancora lunga e bisognosa di mille conferme.

C’e’ da sperare che pressoche’ tutte arrivino dai tre anni di protocollo preventivati, durante i quali i campioni di urine verranno inviati al centro cinofilo nazionale di Grosseto, quartier generale dei cani sentinella. Fiutano le mazzette di soldi, riconoscono gli stupefacenti e ora sono chiamati a riconoscere nelle urine la presenza di cellule cancerogene. Non c’e’ che dire. Di Fido mi fido.

Francesco Rella @Fallo Sapere


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