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Tumore endometrio, sintomi di questo tumore dell’utero

Da Dietainforma @espriweb

Tumore endometrio sintomi

Tumore endometrio, sintomi di questo tumore che colpisce il rivestimento dell’utero.

Il tumore dell’endometrio è un cancro che si sviluppa nell’endometrio, il rivestimento dell’utero.

– Cause

Il tumore dell’endometrio è il tipo più comune di cancro uterino. La causa esatta del cancro endometriale è sconosciuta, ma si ritiene che un aumento del livello degli estrogeni possa giocare un ruolo importante. Gli estrogeni, infatti, aiutano a stimolare l’accumulo del rivestimento dell’utero, favorendo così la possibile proliferazione dell’endometrio e del tumore. La maggior parte dei casi di tumore dell’endometrio si verifica tra i 60 ed i  70 anni di età, ma a volte questo cancro può colpire le donne prima dei 40 anni.

– Fattori di rischio

I principali fattori che possono causare un aumento degli ormoni e, di conseguenza, un aumento del rischio di cancro endometriale sono:

  • terapia sostitutiva estrogenica senza l’uso di progesterone;
  • storia di polipi endometriali;
  • non aver mai portato avanti una gravidanza;
  • obesità;
  • Sindrome dell’ovaio policistico (PCOS);
  • inizio delle mestruazioni in età precoce (prima dei 12 anni);
  • inizio della menopausa dopo i 50 anni;
  • Tamoxifene, un farmaco usato per il trattamento del cancro al seno;
  • la presenza di alcuni condizioni di salute, come cancro al colon o al seno, diabete, malattie della colecisti e pressione sanguigna alta.

– Sintomi

I sintomi del cancro endometriale sono:

  • sanguinamento anomalo dalla vagina, a ciclo terminato o dopo la menopausa;
  • episodi di sanguinamento vaginale estremamente lunghi, pesanti o frequenti dopo i 40 anni di età;
  • dolori al basso ventre o crampi pelvici;
  • perdite vaginali bianche o trasparenti dopo la menopausa.

– Diagnosi

Durante le prime fasi della malattia, un esame pelvico non sempre permette di individuare il tumore. Solo successivamente, con la progressione della malattia, l’utero è soggetto a cambiamenti di dimensione, forma o spessore che rendono più evidente la crescita del tumore.
I test che permettono di diagnosticare il tumore dell’endometrio sono:

  • biopsia endometriale;
  • dilatazione e raschiamento;
  • pap test (può sollevare un sospetto per il cancro endometriale, ma non diagnosticarlo).

Se viene diagnosticato il tumore, un test di imaging permette di capire se esso si è o meno diffuso in altre parti del corpo.

– Stadiazione

Le varie fasi del tumore dell’endometrio sono:

  • Fase 1= il cancro è solo nell’utero;
  • Fase 2= il cancro è nell’utero e nella cervice;
  • Fase 3= il tumore si è diffuso al di fuori dell’utero, ma non oltre la zona del bacino; il cancro può coinvolgere i linfonodi del bacino o la zona vicino l’aorta (la principale arteria presente nell’addome);
  • Fase 4= il tumore si è diffuso all’interno dell’intestino, della vescica, dell’addome o di altri organi.

Il cancro viene anche descritto in base al grado (di grado 1, 2 o 3). Il tumore di grado 1 è il meno aggressivo, mentre quello di grado 3 è il più aggressivo perché tende a crescere ed a diffondersi rapidamente.

– Trattamenti

Le opzioni di trattamento del tumore dell’endometrio sono:

  • la chirurgia;
  • la radioterapia;
  • la chemioterapia.

L’intervento chirurgico per la rimozione dell’utero (isterectomia) può essere effettuata in caso di tumore in fase iniziale (grado 1). Il medico può anche raccomandare la rimozione delle tube e delle ovaie.
La chirurgia in combinazione con la radioterapia è un’altra opzione di trattamento e viene spesso usata in caso di malattia di grado 1, ma estesa ai linfonodi e con alto rischio di recidiva, o in caso di malattia di grado 2 o 3.
La chemioterapia o la terapia ormonale possono essere prese in considerazione solo in alcuni casi, spesso in presenza di un tumore in stadio avanzato.

– Sopravvivenza

Se il tumore dell’endometrio viene diagnosticato in fase precoce, il 95% delle pazienti sopravvive dopo cinque anni dal trattamento. Se il tumore, invece, si è diffuso negli altri organi del corpo, solo il 25% delle pazienti risulta ancora vivo dopo cinque anni dal trattamento.

Fonte: articolo


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