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Tuppersex a Madrid

Creato il 23 maggio 2012 da Witzbalinka

Essere stato bambino negli anni Settanta significa convivere con i ricordi di quei pomeriggi in cui la casa di famiglia si riempiva di donne che celebravano riunioni chiamate genericamente tupperware, durante le quali venivano fatte dimostrazioni di vari prodotti che poi venivano venduti al gruppo di amiche, dopo aver provato con diligenza la convenienza o la necessità nella vita di una donna moderna di un certo tostapane, aspirapolvere o cosmetico. Persino per un bambino, forse soprattutto per un bambinio che comincia a manifestare certe inclinazioni o desideri, era evidente che l’aura di segreto che regnava su queste riunioni periodiche, il modo più disinvolto del solito in cui le donne si comportavano, compresa la propria madre, il fatto di proibire per alcune ore l’accesso al salone, l’assenza conclamata degli uomini nell’appartamento, l’andirivieni di vassoi, risate, posaceneri, sguardi complici, tazzine, sorrisi e bicchieri erano chiari segni che la cosa andava ben al di là del mero tentativo d’interessare un gruppo di donne all’acquisto di un prodotto per guadagnare denaro extra che alimentava una certa idea d’indipendenza in un mondo in cui il dominio maschile poteva arrivare ad essere asfissiante.

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Da ciò deriva l’importanza sociologica di questi incontri domestici esclusivamente femminili, che in qualche modo creavano legami di solidarietà e appoggio tra le partecipanti, controbilanciando le alleanze maschili stabilite nel mondo esteriore, nei loro club, café, durante le loro competizioni sportive o riunioni di lavoro. E, molto probabilmente, nella sensualità e nell’erotismo latenti in questa sorta di gineceo moderno propenso alle confessioni in un tempo sospeso e al margine del mondo, era possibile trovare veicoli d’espressione di desideri e pulsioni naturali spesso represse.

In tale contesto, i prodotti che venivano cerimoniosamente presentati assumevano in qualche maniera il ruolo di strumenti feticisti per un  piacere segreto, la cui vera natura era sempre criptata e alla portata solo delle prescelte, e persino le creme stesse, i profumi e la biancheria intima che avrebbero dovuto compiacere il marito in realtà arrivavano a toccare terreni molto più stimolanti, a volte evidenziando una personalità in cattività desiderosa di ribellarsi. E questo veniva avvertito anche dal bambino che captava quelle voci e quei profumi appoggiando la testa sulla porta per spiare cosa accadeva.

Non stupisce quindi che oggi sotto il nome di Tuppersex proliferino le versioni moderne di quelle riunioni (http://www.tuppersexenmadrid.es/Reuniones_tuppersex_en_Madrid/Tuppersex_en_Madrid.html), durante le quali viene mostrato il funzionamento di vari giocattoli e strumenti erotici, vengono dati consigli e sciolti dubbi allo scopo di migliorare la vita sessuale delle partecipanti.  

 


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