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Turchia. Centinaia di combattenti curdi uccisi dall’esercito nell’est del paese

Creato il 02 gennaio 2016 da Giacomo Dolzani @giacomodolzani

turchia_kurdistandi Giacomo Dolzani

In una serie di attacchi, condotti dai militari turchi, hanno perso la vita quasi 300 combattenti curdi del Pkk, il Partito dei Lavoratori del Kurdistan; a riferirlo è lo Stato Maggiore dell’Esercito di Ankara.
I raid sono avvenuti nelle province di Sirnak e Diyarbakir, situate nella Turchia orientale, sul confine con Siria ed Iraq; secondo quanto affermato dall’esercito turco sarebbero state disinnescate decine di ordigni esplosivi, rimossi molti posti di blocco e barricate erette dai miliziani del Pkk e distrutta una scuola che, stando alle informazioni diffuse dai militari, veniva utilizzata per l’addestramento di nuovi guerriglieri.
Da decenni Ankara combatte e conduce veri e propri massacri contro i miliziani e la popolazione civile curda, con il fine di impedire la nascita di uno stato indipendente che dovrebbe comprendere territori a cavallo tra Iraq, Turchia e Siria, ma anche per compiere un vero e proprio genocidio, come gli ottomani nei confronti degli armeni, contro una minoranza ingombrante anche dal punto di vista politico.
Con la recente nascita dello Stato Islamico, combattuto dai peshmerga curdi e sostenuto militarmente ed economicamente da Ankara, come provato da documenti diffusi dal governo di Mosca[1], gli attacchi contro i combattenti del Pkk hanno assunto la forma di un ulteriore aiuto che il presidente turco Erdogan fornisce al vicino Califfato.

[1] http://www.notiziegeopolitiche.net/?p=59056

da Notizie Geopolitiche



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