Magazine Ebusiness

Turismo sportivo, cosa fa scegliere un neofita o un esperto?

Da Thedoct

Nel mercato turistico c’è sempre più richiesta di vacanze sportive o basate su attività, che possano andare dal surf al trekking o ai corsi di somelier o yoga. Molte persone vogliono combinare il loro tempo libero con le loro passioni o sperimentarsi in qualcosa di nuovo che li affascina.

Il processo mentale che fa un neofita è ben diverso da un esperto, per tanto bisogna tener presente aspetti diversi, quando si disegna un prodotto turistico per questi due profili.

Cosa cerca un neofita?

• Rassicurazione:

Chi impara uno sport o una disciplina, ha bisogno di sapere che ce la può fare, che affidandosi ad una struttura competente raggiungerà il suo obiettivo. Lo scenario più frequente quando si inizia qualcosa per la prima volta è l’ansia da prestazione, un contesto rassicurante abbassa il livello di ansia e aumenta la fiducia nella figura insegnante.

• Affidabilità:

La reputation del tour operator, ha un peso molto importante, il neofita incrocerà più canali possibili, quelli web con le esperienze ed i pareri di chi conosce in prima persona. Chiunque si affacci a qualcosa di nuovo è per natura diffidente, questo significa che le campagne di marketing non avranno un grande impatto se non accompagnate da testimonianze reali. Apprezzerà i programmi dettagliati, le spiegazioni minuziose dell’attività, in modo da soddisfare ogni perplessità. Sono molto importanti i livelli di sicurezza e/o di esperienza della struttura alla quale sceglie di affidarsi.

• Area di confort:

Il percorso di un neofita va da inesperto ad autosufficiente, per aumentare lo stato di rassicurazione iniziale si deve partire da uno stato di confort, ovvero da qualcosa di conosciuto ed accogliente che possa rassicurare il neofita senza buttarlo di peso in una situazione nuova. Di solito si cerca di mantenere il più confortevole ed accogliente possibile tutto quello che è corollario all’esperienza che sta imparando, come l’alloggio, i trasporti ed il cibo. Ad esempio se una persona sceglie di organizzare una vacanza nella quale imparerà a fare surf, tenderà a scegliere un surf camp, ossia una struttura di un buon livello con confort occidentali che accoglie persone simili a lui e che di solito è collocata vicino ad una spiaggia di facile accesso. La fase evocativa della campagna di marketing deve puntare più sull’elemento novità ed esperienza e affidabilità della struttura.

Cosa cerca un esperto?

• Adrenalina:

Chi è esperto in uno sport o in un’attività, investe i propri soldi e il proprio tempo per qualcosa di memorabile, cerca la sfida, qualcosa con cui misurarsi, andare oltre la sua zona di confort, superare i propri limiti per mettersi alla prova nuovamente. Vuole la sua esperienza mitizzata! La sua capacità immaginativa sarà molto sviluppata, ed è per questo che l’elemento evocativo avrà molta importanza per lui, sceglierà una agenzia che gli garantisce la memorabilità dell’esperienza, qualcosa che allo stesso tempo aumenti la considerazione di se stesso nel gruppo di pari al quale appartiene.

Avrà un approccio decisamente dinamico e poco coscienzioso; nella scelta del tour operator non mette in primo piano gli aspetti relativi alla sicurezza, ma quelli relativi all’unicità dell’esperienza, centrati al 100% sull’attività. Aspetti quali l’alloggio, i trasporti, il cibo non incidono molto sulla scelta del viaggio, a differenza del neofita non ha bisogno di un’area di confort dalla quale partire, più che altro ha bisogno di condividere l’esperienza.

• Appartenenza ad un gruppo:

Chi è appassionato ed esperto in un’attività, naturalmente fa parte di un gruppo, una nicchia con un senso di appartenenza molto forte. In moli casi, vantarsi di una propria esperienza con i propri compagni è gratificante quanto farla. Condividere una passione accomuna persone molti distanti da loro, ogni momento dedicato all’attività deve essere accompagnato da un momento di condivisione con il gruppo, pertanto anche il disegno dell’esperienza turistica deve prevedere dei momenti che facilitano questo passaggio. Tale aspetto può anche essere trasportato ad un piano di social sharing via web, diventando una chiave importante di engagement del tour operator e richiamo di altri membri della comunità.

 

Contributo a cura di Francesca Di Pietro, psicologa turistica e travel blogger.


Ritornare alla prima pagina di Logo Paperblog