Per i media internazionali erano una notizia, con il loro numero di zeri in continuo aumento, vista l’inflazione che aveva raggiunto un astronomico 231.000.000%.
Per i cittadini dello Zimbabwe erano il simbolo della disperazione e della cris economica degli anni Duemila.
Oggi i dollari dello Zimbabwe, valuta messa fuori corso nel 2009, sono diventati un’attrazione per turisti nel vicino Sudafrica.
Non sono rari i negozi che, accanto a oggetti a tema Mandela o ‘nazione arcobaleno’, mettono in vendita, per un prezzo modico ma comunque superiore al loro valore nullo, le banconote coniate negli anni dalla banca centrale dello Zimbabwe.
Quella da un trilione costa circa 350 rand (poco più di 25 euro). Il giro d’affari, secondo i negozianti che hanno parlato con la stampa locale, non è enorme (un centinaio di euro a settimana) ma comunque di rilievo.
In vendita, oltre alle banconote, si possono trovare anche monete e assegni al portatore messi in circolazione per tentare di rispondere all’escalation dei prezzi.
Ben diverso dalla curiosità dei turisti è il sentimento dei molti migranti dello Zimbabwe arrivati in Sudafrica proprio durante la crisi economica: per loro i vecchi dollari fanno tutt’uno con le file chilometriche davanti ai negozi e le attese, spesso inutili, di molti prodotti.
a cura di Marianna Micheluzzi (Ukundimana)
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