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TUTELA GIURIDICA E PROGETTO DI VITA. Intervento di Maria Fisicaro

Creato il 23 novembre 2014 da Raffaelebarone

Nei giorni 17/18 novembre 2014 presso il Castello Malaspina di Massa si e’ tenuto un Seminario di studio organizzato da ass.ne Auto Mutuo Aiuto Psichiatrico di Massa Carrara.
Nella prima giornata dopo i saluti delle autorita’ la prima tematica affrontata dai relatori è stata l’Amministratore di Sostegno, seguita dalla Presentazione del Testamento Psichiatrico.
La seconda giornata iniziata con due tavole rotonde, di cui nella prima i relatori presenti hanno esposto la Cronistoria del Testamento Psichiatrico e nella seconda e stata affrontata la tematica sull’ Interdizione.
Nel pomeriggio i lavori sono ripresi con una terza tavola rotonda affrontando la tematica sul Patto Terapeutico; la chiusura dei lavori riguardava il Consenso Informato con un confronto tra regioni .
A rappresentare la Sicilia e’intervenuta Maria Fisicaro presidente dell’Ass.ne “LA CRISALIDE” e portavoce regionale del C.N.U.S.M. riportiamo alcuni spezzoni del suo intervento:
La disciplina sistematica sul consenso informato approvata 16 anni fa’ stabilisce il rapporto che ogni medico dovrebbe avere con il proprio paziente indipendentemente dal tipo di patologia. L’articolo 30 riporta:
Il medico deve fornire al paziente la piu’ idonea informazione sulla diagnosi, prognosi, sulle prospettive, sull’eventuali alternative diagnostico-terapeutiche e sulle prevedibili conseguenze di scelte operate. Il medico nell’informarlo dovra’ tenere conto delle sue capacita’ di comprensione, soddisfacendo ogni ulteriore richiesta d’informazione sopratutto in tema di prevenzione; il consenso deve essere espresso prima dell’inizio del trattamento e deve persistere durante la durata del trattamento.
In medicina il consenso informato e’ la manifestazione volontaria che il paziente esprime liberamente in ordine di accertamento al trattamento sanitario a cui deve essere sottoposto; preceduto da un adeguata informazione circa le modalita’ di esecuzione, sui benefici, sui rischi, e sull’esistenza di valide alternative. Giuridicamente rappresenta il diritto di scegliere o accettare o rifiutare i trattamenti che gli vengono preposti; tranne se per disposizione di legge(per es. TSO).
Quello che mi chiedo e in cio’ non pongo distinzioni regionali ma direttamente professionali è: quanto realmente e messo in pratica il consenso informato? Quanti cittadini sanno che e’ un loro diritto avere informazioni in tema di prevenzione?
Trovo risposta solo da quanto ogni persona segue un percorso professionale per una motivazione passionale o economica.



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