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Tutta colpa di Freud di Paolo Genovese: “psicanalisi di famiglia”

Creato il 22 gennaio 2014 da Oggialcinemanet @oggialcinema

22 gennaio 2014 • Primo Piano, Vetrina Cinema, Videos •

giudizio di Antonio Gentile

Summary:

La psicanalisi spesso apre nuovi interrogativi  su alcune scelte di vita giuste o sbagliate che siano, e in particolar modo se esse vanno a toccare il sentimento più antico che si conosca: “l’amore”. Paolo Genovese dopo i grandi successi di “Immaturi” (con 16 milioni di incasso)  e “Una famiglia perfetta” (in cui mescola realtà e finzione) chiama in causa il padre della psicanalisi come fonte ispiratrice per una nuova e divertente commedia  freudiana che pone particolare attenzione al rapporto padre/figlia. Il regista  indaga nell’universo femminile e le sue conseguenti problematiche legate al tema dell’amore. Tutta colpa di Freud nasce dall’omonimo romanzo di Genovese edito da Gennaio 2014 per un soggetto, dal cast davvero invidiabile, firmato da Leonardo Pieraccioni e Paola Mammini.

Lo psicoterapeuta Francesco Taramelli (Marco Giallini) tra i tanti pazienti trattati, si ritrova a concentrare la sua attenzione sulle sue figlie, tre ragazze con problematiche psicologiche diverse. Sono casi impossibili  con un unico ed universale filo conduttore “l’amore”, il sentimento più diffuso al mondo, capace di generare intricanti e svariate patologie. “Le sue tre figlie” sono: la trentenne Marta (Vittoria Puccini), un’appassionata libraia, follemente attratta da uno sfuggente ladro di libri sordomuto (Vinicio Marchioni); la diciottenne Emma (Laura Adriani), una brillante studentessa alle prese con gli esami di maturità,  innamorata perdutamente di Alessandro ( A. Gassman), un architetto cinquantenne sposato da sette anni con sua moglie interpretata da Claudia Gerini; la trentunenne Sara (Anna Foglietta), una ragazza omosessuale,  che dopo aver mandato a monte un suo probabile  matrimonio con la sua giovane compagna Jodie nella megalopoli di New York, torna a casa, in Italia, riscoprendo l’attrazione per il maschio latino attraverso una rocambolesca inversione di tendenza divenendo eterosessuale. Ma nella vita di Francesco, a mettere in discussione la sua serenità di single impenitente, dopo un fallimentare matrimonio, entra la moglie di Alessandro, una elegante e misteriosa donna interpretata da Claudia Gerini, un’imprevedibile conoscenza non trascurabile, che lo turba in modo inequivocabile, facendogli scoprire che non esistono limiti e convinzioni in amore, ma soprattutto che non esiste differenza nei sentimenti e nella sensibilità tra il medico e il paziente.

Il film di Genovese prodotto e distribuito dalla “Medusa Film” è una commedia romantica al femminile leggera ma non superficiale, che pone risalto  in modo critico  sull’universo maschile. Per un padre psicanalista è alquanto arduo preoccuparsi delle sue tre figlie alle prese con tre storie romantiche molto diverse tra loro e questo genera un  rapporto analitico attraverso il quale  si confondono sempre più i ruoli di padre e di figlie. Francesco sembra combattuto ed afferma: “I padri devono fare i padri, non gli amici, Sigmund dov’è che ho sbagliato, dimmelo tu?”. Sarà lo stesso genitore a farsi luce  sulle sue limitazioni facendosi guidare più dal cuore che dalla ragione e dalla scienza. Lo stesso regista dichiara: “Questo film è sull’amore che può riuscire a vincere le differenze sessuali, le differenze d’età e di condizione”…continuando…”Dopo aver visto il film di Woody Allen (Roma with love), girato nella nostra città, mi è venuta voglia di portare la macchina da presa a Piazza Navona, Piazza di Spagna, Campo dei Fiori e New York”.

Le riprese per Tutta colpa di Freud hanno avuto inizio ad Agosto a New York e terminate in Novembre tra le piazze più belle di Roma con un budget di 6 milioni di Euro. Il film uscirà nelle sale italiane il 23 Novembre 2014, destando grande attesa e voglia di divertirsi, ma anche necessità di riflettere su quanto può incidere in modo costruttivo, per una famiglia, un buon rapporto tra padre e figlie.                                                                                                                                            

Di Antonio Gentile per Oggialcinema.net 

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