Produciamo un misero 7.5% di fabbisogno
in cambio di 1627 pozzi attivi
e 7222 fra attivi e dismessi in tutta la nazione.
Ne vale la pena?
Un pozzo sotto casa di tutti?
Al mare? In montagna? Nei vigneti?
Sotto casa di Matteo Renzi?
Sotto casa di Gianluca Galletti?
Sotto casa di Federica Guidi?
Non e' indipendenza energetica
e' soldi per gli speculatori
VOTA SI il 17 Aprile 2016
Ecco qui la lista dei pozzi d'Italia al 4 Marzo 2016 - 867 pozzi produttivi, 732 pozzi attivi ma non attualmente eroganti, 20 pozzi non produttivi, un pozzo di monitoraggio, 7 pozzi potenzialmente utilizzabili per lo stoccaggio. Fanno un totale di 1627.
E poi ci sono i pozzi dismessi, per un totale di 7222 pozzi sparsi per lo stivale.
I pozzi hanno nomi alquanto interessanti - c'e' il pozzo "Vongola Mare", il pozzo "Azalea", il pozzo "Cozza Mare", il pozzo "Perla", il pozzo "Radicosa", il pozzo "Prezioso", il pozzo "Lavanda".
Per non parlare di tutte le petrol-donne: Barbara, Maria a Mare, Angelina, Gioia, Giovanna, Naomi, Guendalina, Emma, Daria, Clara, Brenda, Amelia, Annabella, Annalisa, Annamaria, Arianna, Regina. Capita pure un maschio, chissa' per sbaglio. Agostino.
Ma cosa vuol dire tutto questo?
Secondo le statistiche, in media tutti questi buchi producono circa 100mila barili al giorno. Ne usiamo 1.3 milioni al giorno. Cioe' i nostri bei buchi ci danno esattamente e come detto mille volte,
solo il 7.5% del fabbisogno nazionale.
E' come se volessimo trivellare tutta l'Italia per solo fornire l'energia al Piemonte, che ha circa il 7.5% della popolazione d'Italia. Tutto il resto continueremo ad importarlo, se continuiamo con la nostra petrol-economia.
Poi ci sono i pozzi attivi ma non attualmente eroganti. Eccoli sono 732:
E poi ancora i 20 pozzi non produttivi ma attivi
Un pozzo di monitoraggio
Infine, i 7 pozzi attivi e "potenzialmente utilizzabili" per lo stoccaggio