Tutto ciò che chiedo è una nave ed una stella da seguire

Ormai se non pubblichi qualche Top 5 non sei nessuno; altro che SUV, aperitivini e vestiti firmati, lo Status Symbol di quest’estate sono le classifiche, e più ne pubblichi, più sei figo. C’è pure una pagina Facebook che raccoglie tutte queste Top 5, ma che volete di più?

Alcune fra quelle dell’ultima tornata sono gli incipit di Ferruccio Gianola, le frasi di Davide Mana, i fastidi di Alex Girola, e gli eroi ed antieroi di Shaggley, il dinosauro fumettoso.

Io, che non voglio certo essere da meno rispetto a questi galantuomini, ho deciso di elencare i miei cinque mezzi preferiti per attraversare lo spazio profondo.

5) Millennium Falcon
apparso in: Star Wars
perchè: Pur apprezzando questa serie di film, non sono un grande fan di Guerre Stellari, ma non c’è dubbio che questa saga abbia lasciato il segno anche su di me.
Perlomeno dal punto di vista visivo, non c’è nulla da eccepire, e le navi sono tutte degne di nota, a partire dagli X-Wing ribelli fino ad arrivare ai terribili Star Destroyer di parte imperiale.
Ma tra incrociatori, caccia spaziali e morti nere varie, scelgo una nave da contrabbando; il Millennium Falcon è la nave più figa, non c’è dubbio, e non a caso appartiene al personaggio più figo di tutta la saga. No, non Chewbacca.
4) UFO
apparso in: Ultimatum alla Terra
perchè: cosa c’è di meglio di un UFO, magari di quelli vecchio stile, senza nessun dettaglio che si faccia notare sulla superficie perfettamente liscia e dalle forme morbide ed eleganti, ma che al suo interno racchiude tecnologie avanzatissime, fra cui un un robot guardiano di potenza inimmaginabile ed macchinario che può riportare in vita i morti?
Un design minimalista di questo tipo avrebbe successo anche oggi, in effetti un disco volante come quello di Ultimatum alla Terra potrebbe benissimo essere chiamato iUfo.
3) Discovery One
apparso in: 2001: Odissea nello Spazio
perchè: una delle più realistiche e plausibili navi spaziali mai viste sul grande schermo; non per niente, la Discovery One e tutte le altre navi viste in 2001: Odissea nello Spazio sono state disegnate grazie alla collaborazione dei tecnici della NASA.
Al suo interno la gravità non è simulata con piastre antigravitazionali o altre soluzioni fanta-scientifiche (nel vero senso della parola!), ma da un modulo girevole che la ricrea grazie alla forza centrifuga; regalandoci anche delle spettacolari inquadrature della corsa mattutina di Frank Poole.
L’unica avvertenza: una volta partiti, ricordate di spegnere il cellulare, potrebbe causare malfunzionamenti al computer di bordo. E voi questo non lo volete.
2) Space Shuttle
apparso in: nel mondo reale
perchè: il neo-pensionato Space Shuttle è l’unica vera nave spaziale che il genere umano abbia costruito e mandato in orbita; e nonostante i numerosi problemi e difficoltà che questo programma spaziale ha subito, sfido chiunque a dire che non avrebbe voluto fare un giro su uno di questi aeroplani spaziali.
Il primo Shuttle, utilizzato solamente per dei test di volo e che non andò mai in orbita, avrebbe dovuto chiamarsi Constitution, ma a seguito delle pressanti richieste dei fan di Star Trek fu ribattezzato Enterprise, come la nave del Capitano Kirk; e nel canon di questa serie, viene spiegato che l’Enterprise è una nave di classe Constitution, in un legame a doppio filo fra realtà e fiction più unico che raro.
Ma durante la Guerra Fredda, l’Unione Sovietica non poteva rimanere indietro rispetto al suo nemico storico: molto simile alla controparte americana, il Buran ha avuto una storia molto più corta e molta notorietà in meno.
1) USS Enterprise
apparso in: Star Trek
perchè: la nave del Capitano Picard è quella a cui sono più affezionato fra quelle apparse nella oltre quarantennale saga ideata da Gene Roddenberry.
Lunga più di 600 metri, per poterla visitare tutta occorrerebbe un sacco di tempo: al suo interno trovano posto innumerevoli laboratori scientifici, ponti ologrammi capaci di ricreare alla perfezione ogni tipo di ambiente con un realismo estremo, una sala macchine dove tutte l’energia occorrente alla vita della nave viene creata da un motore a curvatura basato sulla reazione fra materia ed antimateria, sale teletrasporto, la plancia di comando, e innumerevoli altri luoghi. Fortunatamente i turbo-ascensori permettono di raggiungere in modo praticamente istantaneo ogni punto della nave.
Da un punto di vista “storico”, probabilmente l’Enterprise originale, quella di Kirk, è molto più rappresentativa; ma io sono cresciuto con The Next Generation, e l’Enterprise-D è senza alcun dubbio la nave spaziale che preferisco, con la quale vorrei arrivare là dove nessuno è mai giunto prima.

EDIT: del tutto casualmente, proprio oggi Angelo Benuzzi ha pubblicato una classifica gemella di questa. La trovate qui.