“Il Cav. ama le combriccole, le feste, le
ragazze, e saranno fatti suoi. Non è che un
ruolo pubblico ti obblighi a giocare a cana-
sta con le coetanee. Chi mai l’ha detto? Do-
ve sta scritto? Questo è il paese degli amo-
rini, dei cherubini, dei Leporello, dei Don
Pasquale.”
Giuliano Ferrara sul Foglio oggi.
Un paese dobbiamo capire cari amici che dove portare squillo a Palazzo Grazioli,dire che una ragazzina è figlia di un capo di stato,o essere protagonista in squallide storie ,deve essere cosa normale…siam italiani.
Dobbiamo scordarci dei moralisti,dei giudici uccisi dalla mafia e di chi si alza la mattina presto alle 5 per andare al lavoro,prendendo una paghetta e scordarsi i contributi perché lavora in nero.
Dobbiamo scordarci , caro Ferrara,delle assenze dei politici dalle aule (la loro fabbrica…), dei loro stipendi e dei loro privilegi.
Dobbiamo ammettere tutto,anche ciò che fa scomodo, e essere onesti.
Dobbiamo dire che grazie a tipi come il tuo amico Silvio,l’Italia ha perso la sua dignità e ammettere che tutto il marcio è cosa buona e giusta,diventa proprio una mancanza di rispetto per l’intelligenza dei tuoi stessi lettori…..
arallagianluca