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TV: il Mondiale di rugby! Chi era costui?

Creato il 23 settembre 2011 da Ilgrillotalpa @IlGrillotalpa

TV: il Mondiale di rugby! Chi era costui?“You gotta be there”, dovete esserci. Questo uno dei claim dell’organizzazione per invogliare i tifosi ovali di mezzo mondo ad armarsi di pazienza e di affrontare un lungo viaggio per recarsi in Nuova Zelanda.
I Mondiali sono ormai iniziati da quasi due settimane e in molti laggiù, nella terra dei Maori, ci sono andati. Ma a volte le assenze fanno più rumore delle presenze. E non parlo di tifosi. Sto parlando di chi invece, in qualche maniera, in Nuova Zelanda dovrebbe esserci per raccontare quanto avviene: i media.
E i grandi assenti dalle nostre parti si chiamano soprattutto Rai e Mediaset. Non La7, che invece da tempo fa un’opera decisamente meritoria per allargare gli interessi sportivi delle genti italiche. Non mi riferisco nello specifico al mondo dell’on-line (Sportmediaset soprattutto ha messo in piedi uno speciale) ma all’elemento naturale delle due aziende sopracitate, e cioè la televisione. E qui, quello che nel bene e nel male è il terzo evento sportivo mondiale per audience e giro d’affari, è completamente assente. Approfondimenti, piccoli speciali, servizi, fino ad arrivare alla lettura di una breve durante un notiziario. Niente, il deserto o quasi. A qualsiasi orario. E la latitanza Rai è ancora più pesante da ingoiare perché aggravata dal fatto che stiamo parlando di tv pubblica, o di quella che in teoria dovrebbe esserlo.
Dice: ma i diritti tv li ha comprati Sky. Vero. Ma che fai, non ne parli? Possibile che il notiziario sportivo di Italia Uno, mezzora e passa, non ce la faccia a dare nemmeno notizia delle partite giocate nella nostra mattinata?
Non vivo su una pianta, capisco che dalle nostre parti la palla tonda domina incontrastata. Ma raccontare una fantomatica trattativa di calciomercato che si può eventualmente concludere solo a gennaio è davvero più “sexy” che non parlare – che so – di un’Argentina-Inghilterra o Francia-Nuova Zelanda?
Mandare inviati a seguire un intero Mondiale può essere molto costoso. Ma è possibile occuparsene anche rimanendo a casa. Buondio, lo fa il sottoscritto in compagnia di altri blogger e colleghi…
Immagini libere da diritti ci sono, già pochi minuti dopo la fine delle partite. Basterebbe avere la volontà di fare le cose.  Già, basterebbe.

PS: che bello se l’Italia arrivasse ai quarti di finale. Magari se ne occuperebbero di striscio. Sempre che non preferiscano raccontarci della nuova show-girl con cui esce l’attaccante di turno.


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