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Ubriacamento collettivo

Creato il 08 settembre 2011 da Valericcione @valericcione

L’eccesso di lavoro, la diminuzione del proprio tempo, la distruzione dell’ambiente sono figli bastardi della crescita e del debito nel nostro tempo.
Conosciamo solo una società dei consumi nella quale i cittadini hanno ipotecato il futuro per beni non necessari. Lo sviluppo di questa società è un furto di energie, tempo, pensieri. Perché crescere? Per quale fottuto motivo bisogna lavorare come schiavi per 40 anni e più e poi morire? Per i profitti delle multinazionali? Per la politica elettorale dei partiti legati mani e piedi alle lobby? Che significato ha questa fantomatica crescita? Nessuno. Un ubriacamento collettivo, un sabba infernale del debito eterno senza risorse.
Uno degli aspetti più micidiali dell’attuale cultura, è di far credere che sia l’unica cultura… invece è semplicemente la peggiore.
Gli esempi sono nel cuore di ognuno… per esempio il fatto che la gente vada a lavorare sei giorni alla settimana è la cosa più pezzente che si possa immaginare.
Come si fa a rubare la vita agli esseri umani in cambio del cibo, del letto, di quelle scatolette con cui immettersi nel traffico?!
Dovremmo sempre pensare, con una coscienza perfetta:
“Questi stanno rubandomi la vita, in cambio di qualche euro al mese e di un’illusione di benessere futura, mentre io sono un capolavoro il cui valore è inenarrabile”.

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