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Ucraina. Bruxelles embarga la Crimea e sostiene il piano di Poroshenko

Creato il 24 giugno 2014 da Giacomo Dolzani @giacomodolzani

ucraina_flagdi Giacomo Dolzani

Al termine del consiglio dell’Unione Europea per gli affari Esteri, riunitosi oggi a Lussemburgo, i ministri dei paesi membri hanno deciso di comune accordo di sostenere il piano di pace presentato dal presidente ucraino, Petro Poroshenko, per la cessazione delle ostilità con Mosca.
Il consiglio ha infatti definito questa iniziativa “una grande opportunità” e che quindi dovrebbe essere sostenuta anche da Putin.
Nei 14 punti presentati da Poroshenko si richiede infatti l’immediato cessate il fuoco e l’impegno russo nel disarmo delle milizie separatiste che stanno mettendo a ferro e fuoco la parte orientale del paese, combattendo contro la nuova amministrazione filo europea, oltre che nel restituire a Kiev il pieno controllo delle proprie frontiere, in cambio il governo ucraino si impegnerebbe a concedere un salvacondotto per le milizie, sia europeiste che secessioniste, una forte decentralizzazione amministrativa e la tutela della lingua russa su tutto il territorio nazionale.
Bruxelles ha quindi oggi diramato un comunicato in cui chiede ad entrambe le parti la cessazione delle ostilità al fine di “creare le condizioni per l’attuazione del piano di pace del presidente Poroshenko”; contemporaneamente non ha però smesso di fare pressioni su Mosca: con la riunione di oggi è stato infatti deciso di interrompere le importazioni di tutti i beni prodotti in Crimea, la penisola dell’Ucraina meridionale occupata dalle forze della Federazione Russa in seguito alla rivoluzione europeista ed alla caduta di Viktor Yanukovich.
Potranno infatti entrare nel territorio dell’Unione soltanto prodotti che abbiano ottenuto una previa certificazione da parte di Kiev.

da Notizie Geopolitiche



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