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Ucraina. Yanukovich, ‘stop violenza polizia contro manifestanti ma basta con gli ultimatum’

Creato il 11 dicembre 2013 da Giacomo Dolzani @giacomodolzani

ucraina_manifdi Giacomo Dolzani

Ormai da giorni centinaia di migliaia di cittadini ucraini manifestano nelle strade di Kiev la loro voglia di Europa, protestando contro le posizioni, da loro definite filo-russe, del presidente Yanukovich, fedele alleato di Mosca e di Putin nell’ambito delle trattative che vedono l’Ucraina in bilico tra l’adesione all’Unione Europea e l’entrata nell’Unione Doganale, a guida russa.
I leader dei movimenti europeisti, primi tra tutti i tre ex presidenti: Leonid Kravchuk, Leonid Kuchma e Viktor Jushenko, fiancheggiati da Iulia Timoshenko, la quale dal carcere invita la popolazione a non cedere e non trattare, chiedono che il paese si avvicini alle posizioni di Bruxelles ed avvii un processo di integrazione con gli stati dell’Europa occidentale, cosa fortemente avversata da Kiev e da Putin, i quali preferiscono che il paese rimanga nell’orbita di Mosca e dei paesi un tempo appartenenti all’Urss.
Nei giorni scorsi si era giunti a momenti di forte tensione, in cui i manifestanti sono arrivati ad ammassarsi nei pressi dei palazzi del governo, chiedendo con forza le dimissioni di Yanukovich, distruggendo statue di Lenin ed altri simboli della passata dominazione sovietica.
Dopo aver aperto ieri ad una possibilità di dialogo, l’esecutivo ha oggi ordinato alle forze di polizia di non utilizzare più la forza, almeno contro i manifestanti pacifici, invitando però l’opposizione ad abbandonare “la strada dello scontro e degli ultimatum”, in modo da giungere cosi ad un “compromesso condiviso da entrambi”.

da Notizie Geopolitiche



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