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Ue, in Italia tira una brutta aria

Creato il 25 settembre 2012 da Pdigirolamo

Ue, in Italia tira una brutta ariaCattive notizie per il Belpaese. Secondo il rapporto redatto dall’Agenzia Ue per l’Ambiente e presentato a Bruxelles, l’Italia ha una pessima qualità dell’aria. In particolare, nel periodo che va dal 2001 al 2010, si sarebbero oltrepassati i limiti relativi a particolato, ozono, monossido di carbonio, nickel e benzene.

Non solo. Il documento riporta che, nel 2010, siamo stati quelli che più spesso hanno superato più spesso il valore limite annuale per le Pm10 (in vigore dal 2005), insieme a Polonia, Slovacchia, Balcani e Turchia.

Anche le concentrazioni di polveri sottili (Pm2.5) sono state più alte del valore obiettivo annuale da raggiungere entro il 2010 (come pure in Bulgaria, Repubblica Ceca, Polonia e Slovacchia).

E per non farci mancare niente, abbiamo anche i valori europei più alti di particolato (dati 2009) nelle zone rurali, insieme a Ungheria e Olanda.
Unica nota positiva, il miglioramento nel corso degli anni registrato sul numero di sforamenti su basi giornaliera delle Pm10, tra il 2001 e il 2005 e poi nel 2010.

Record assoluto in negativo anche in fatto di ozono, dove nel 2010 in Italia settentrionale sono stati registrati i valori più alti d’Europa.

Maglia nera, infine,  anche per il monossido di carbonio, di cui l’Italia ha il triste primato di essere l’unico paese ad essere riuscito a sforare i limiti nel 2001, nel 2005 e nel 2010. Eccessiva poi la presenza di nickel nell’aria italiana in alcune zone, principalmente in siti industriali del Nord, e anche di benzene/benzopirene.

 

[foto da ilserpentedigaleno.it]



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