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Uenuku – Bryce Lawrence, il fischietto più fischiato del mondiale

Creato il 11 ottobre 2011 da Ilgrillotalpa @IlGrillotalpa

Uenuku – Bryce Lawrence, il fischietto più fischiato del mondialedi Stefania Mattana

In qualunque sport, è brutto dare del cornuto all’arbitro. La delusione per una partita segnata dall’arbitraggio, però, non si può nascondere né frenare, e spesso la rabbia e il disappunto esplodono in modi diversi.

Nello specifico, stiamo parlando del quarto di finale tra Springboks e Wallabies, vinto da questi ultimi, segnato in buona parte dalle decisioni largamente opinabili di un pessimo Bryce Lawrence. Abbiamo trovato online un mesto articolo di Brendon Nel, giornalista di rugby da 15 anni che espone con rammarico il punto di vista sudafricano del post partita. Perché d’altronde, agli australiani tutto sommato è andata bene, nonostante l’arbitraggio.

Nel ci prova in tutti i modi, a pensare da giornalista e non da tifoso, con imparzialità ed equilibrio. La sua nazionale è campione del mondo uscente, si sentivano carichi e tanto preparati al match quanto poco a una sconfitta così condizionata dal direttore di gara. Nonostante i buoni sprazzi Aussie, gli Springboks hanno dominato la partita su molti fronti, tranne che sul tabellino del punteggio. Ma forse sono solo i sudafricani ad aver visto una conduzione arbitrale esagerata?

Eppure, in giro, gli si avvicina un sacco di gente a dimostrargli solidarietà. In sala stampa arriva un gallese che gli fa quasi le condoglianze, tra pacche sulle spalle e constatazioni sul fatto che niente avrebbero potuto gli Springboks davanti all’implacabile fischietto di Lawrence. Un collega francese si aggiunge poi al quadretto, sottolineando come la vittoria sudafricana sia stata distrutta dall’arbitro.

In giro per la città Nel riceve addirittura la solidarietà di un australiano e di qualche neozelandese: il primo confessa che secondo lui i Wallabies non meritavano di vincere, i secondi chiedeno pubblicamente scusa, specificando che non tutti i kiwi sono come Bryce Lawrence. “In realtà ha usato qualche parola diversa, ma questo è un sito per famiglie”, specifica Nel sul suo articolo.

Malgrado ammetta comunque il buon gioco Aussie, l’amarezza di Nel è tangibile, così come avvelenati rimangono i tifosi Bok nei confronti di Lawrence, tanto da aver preparato una petizione online indirizzata alla IRB. Oggetto della raccolta di firme è la proposta di radiarlo da ogni tipo di conduzione di gara ovale, a qualunque livello. La pagina su Facebook ha raggiunto quasi i 46 mila utenti, ricevendo ad ogni input centinaia di commenti e approvazioni.

Creare un movimento su Facebook non è certo garanzia di successo di una iniziativa, ma questo manipolo sempre crescente di anti-Lawrence ha dalla sua parte una gran fetta di ragione e la caratteristica virale del social network. D’altronde, però, la storia recente ci ha insegnato che Facebook può essere un’arma vincente per i grandi movimenti pieni di rabbia (e di ragione), per cui, caro Bryce, forse sarà meglio che tu dorma con il fischietto sotto il cuscino. Che non si sa mai.


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