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Uenuku – Un XV alternativo: l’altra faccia (brava) del mondiale

Creato il 06 ottobre 2011 da Ilgrillotalpa @IlGrillotalpa
Uenuku – Un XV alternativo: l’altra faccia (brava) del mondialedi Stefania Mattana

Ferdy e Slugso sono due ragazzi appassionati di rugby e All Blacks. Così appassionati da costruire attorno ad esso un interessante blog davvero pieno di spunti e di informazioni particolari. E così anche noi di Uenuku siamo andati a curiosare, venendo a conoscenza di una curiosa super squadra mondiale che ancora non era stata pensata.
Tutti i giornali e i blog, infatti, per ogni giornata del torneo hanno preparato il XV ideale, con i migliori giocatori del momento. Ovviamente, i titolari di questo speciale team fanno parte per lo più di nazionali blasonate e teste di serie del campionato.

A Ferdy e Slugso piace pensare, però, fuori dagli schemi, e hanno creato l’altro XV mondiale, ossia una super squadra composta solo dai migliori giocatori delle squadre “minori”, ossia di quelle nazionali che non hanno passato il turno e che avevano davvero ben poche possibilità di riuscirci. Giocatori a cui certamente occorre ancora molto tempo, lavoro e partite per poter migliorare tecnicamente, scrivono i due, ma che meritano in ogni caso di essere nominati perché spiccano tra gli altri.
I criteri scelti per selezionare l’altro XV mondiale sono non solo il gioco il campo, ma anche ciò che essi sono riusciti a trasmettere nei dopo partita, con le interviste e – perché no? – con la simpatia e i sorrisi. Ne è venuta fuori così una squadra con almeno ben quattro capitani:

1 David Khinchagishvili  - Georgia
2 Marius Tincu – Romania
3 Mike MacDonald – Usa
4 Ilia Zedginidze – Georgia
5 Jamie Cudmore  - Canada
6 Adam Kleeberger – Canada
7 Jacques Burger (C) – Namibia
8 Takashi Kikutani – Giappone
9 Atsushi Hiwasa – Giappone
10 Theuns Kotze  - Namibia
11 Vasily Artemyev Russia
12 Paul Emerick – Usa
13 DTH van der Merwe – Canada
14 Kosuke Endo – Giappone
15 Chrysander Botha – Namibia

Sulla bravura e la abilità di questi giocatori e di quelli che popolano costantemente le classifiche di tutte le testate e i blog di Ovalia nulla quaestio. Ciò che mi chiedo è che tipo di classifica potrebbe uscire, se insieme alla tecnica di gioco si affiancasse anche la simpatia pure per le grandi stelle del rugby. Un ranking che di certo risulterebbe falsato in parte, ma che speriamo Ferdy e Slugso ci propongano ugualmente.


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