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Ulissi e Moser, un 2012 proiettato nel futuro!

Creato il 23 dicembre 2012 da Olimpiazzurra Federicomilitello @olimpiazzurra

Il ciclismo italiano non sta certamente attraversando il suo momento migliore. Nonostante questo però, stiamo incominciando ad intravedere, anche ai massimi livelli, degli ottimi giovani che potrebbero ben figurare nei prossimi anni. In questo 2012 sono in particolare due quelli che si sono distinti.

Il primo è Moreno Moser. Nipote del grande Francesco, ha sfoderato, al primo anno da professionista, una serie di vittorie e prestazioni entusiasmanti. Veloce allo sprint, a cronometro, in salita, ma sopratutto in grado, nell’ultimo chilometro, di fare la differenza con una sparata micidiale. Un corridore moderno e internazionale, con il sogno di vincere la Maglia Gialla del Tour de France. È un italiano atipico. A soli 22 anni è presto per limitarlo, ma le sue caratteristiche lo potrebbero portare veramente sul podio dei Campi Elisi, ma anche a vincere una grande Classica, come la Liegi, o un Mondiale. La migliore azione in questo 2012, probabilmente, l’ha compiuta nell’ultima tappa del Giro di Polonia, quando ha conquistato la classifica generale. Quando il plotone entrava nell’ultimo chilometro, e il colombiano Sergio Henao sembrava lanciato verso il successo, una maglia vedre della Liquigas è uscita dal gruppo, lanciandosi al disperato inseguimento dell’atleta del team Sky. Grazie ad una progressione entusiasmante ha recuperato tutto lo svantaggio per andare a superare l’avversario quasi sulla linea d’arrivo. Quel giorno, l’Italia potrebbe aver scoperto un Campione.

Al suo pari, si è comportato bene anche Diego Ulissi, portacolori della Lampre-ISD(l’anno prossimo Lampre-Merida). Il toscano ha conquistato degli ottimi piazzamenti sia nelle classiche che nelle corse a tappe, anche se al momento sembra mancargli ancora qualcosa per gareggiare con i migliori. Per il futuro potrebbe essere un ottimo nome per il Giro d’Italia, la sua corsa a tappe preferita. Difficilmente, invece, potrà essere competitivo al Tour non essendo uno specialista delle cronometro. Nel 2013 da lui ci si aspetto un ulteriore miglioramento per poterlo vedere lottare per le primissime posizioni a livello internazionale. Sarebbe interessante anche vedere come Diego potrebbe reagire ad una corsa a tappe di tre settimane corsa per la classifica, dato che quest’anno si è dovuto sacrificare per i suoi capitani, chiudendo comunque a ridosso delle prime venti posizioni al Giro.

Naturalmente questi due, giovanissimi, ragazzi non sono le uniche prospettive per un futuro roseo del pedale italiano. Molti dei corridori che si stanno affacciando al professionismo potrebbero avere i numeri per far tornare a sognare gli appassionati. Ammesso che questi non lo facciano già…

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Foto: Bettini Photo

OA | Gianluca Santo

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