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Ultimamente Leggiamo ... Il ritratto Dorian Gray - la struttura del romanzo
Creato il 25 ottobre 2012 da Lalenene @Irene_MarzialiCome ormai avrete capito da tempo, a noi due piace tentare di avvicinarci a cose che non sempre ci competono e di cui spesso non abbiamo grandi competenze, ispirandoci unicamente al sentire dei nostri animi. Ecco quindi che ancora per una volta tenterò di fare un'analisi della struttura del romanzo, usando questa volta come cavia il nostro amato Il Ritratto di Dorian Gray.
Il romanzo è composto di una breve prefazione dell'autore, che vorremmo approfondire in uno dei prossimi post, e di 20 capitoli. L'autore che racconta la vicenda é esterno alla trama ed onniscente, anche se non ci sono grandi anticipazioni della storia, tolta la rivelazione quasi immediata della brutta fine di Basil che già dal primo capitolo lascia intuire la nota tetra del romanzo.
La trama, che non sto a raccontarvi perché se non la conoscete (vergogna vergogna) potete andarla a leggere su wikipedia, viene sviluppata in due parti di dieci capitoli ciascuna, in cui i due capitoli centrali fungono da rottura. Cerco di spiegare meglio questo aspetto rifacendomi alla struttura temporale su cui è costruita la storia:
La storia nel capitolo 1 inizia con Dorian giovane e inesperto della vita che conosce Lord Henry Wotton e da lì inizia il suo processo di cambiamento interiore. Gli eventi che vengono poi descritti nei capitoli successivi, fino al 10°, racchiudono un breve spazio temporale di poco più di un mese. Alla fine di questa prima parte il Dorian "adolescente" è stato trasformato ed è deciso a sperimentare ogni piacere della vita.
A questo punto lo scorrere del tempo viene descritto rapidamente nel capitolo 11 che costituisce quasi un "cuscinetto-tamporale" in cui vengono descritti a grandi linee lo scorrere della vita di Dorian e i suoi interessi. Il racconto della trama narrato in modo più dettagliato riprende poi nel capitolo 12 dove viene rivelata l'età di Dorian a quel punto della storia (38 anni) e ci viene presentato come un uomo che ha provato tutto della vita, ogni piacere e ogni peccato, senza nessun rimorso. Le vicende che portano quindi alla conclusione della storia si svolgono in un lasso di tempo molto breve: si intuisce che passi poco meno di un mese all'epilogo del romanzo con la morte del protagonista.
Rivolgendo sempre attenzione all'aspetto "tempo", in cui è ambientato il romanzo, stupisce la contrapposizione tra la scansione precisa e dettagliata del tempo nella storia che viene ricordata abbastanza pecisamente nei capitoli (sia di giorno in giorno che all'interno della stessa giornata il momento che sta vivendo il protagonista) e la totale mancanza di collocazione della storia nel tempo: capiamo in vari punti che si svolge tra fino '800 e inizi '900, ma mai viene fornito un riferimento temporale esterno alla trama stessa del romanzo, per cui la vicenda non è databile.
Questo uso rende la storia sicuramente più "reale", come se il narratore intendesse raccontarci una vicenda accaduta di recente molto dettagliatamente.
Non voglio adesso dilungarmi a parlare dei personaggi che saranno oggetto dei prossimi approfondimenti, ma dare solo un accenno a come l'autore li utilizza ai fini della storia. I personaggi principali sono pochi e seguono specularmente l'andamento dei due momenti temporali, diversi sono invece i personaggi secondari che fanno da utile contorno alla trama. Nessuno in particolare esprime i pensieri dell'autore: egli ha abilmente utilizzato ogni personaggio per dare voce ad una parte di sé. Henry Wotton per criticare la società inglese del tempo, Basil per la parte buona che giudica "amichevolmente" Dorian, Dorian esprime l'amore per le passioni. Addirittura non giudica lui stesso Dorian e il suo operato: lo lascia giudicare dal lettore attraverso i rimorsi di coscienza del protagonista (pochi) o le sue paure. Potremo arrivare a dire che è Dorian che giudica se stesso, arrivando all' epilogo del romanzo a suicidarsi. Vi devo confessare che a me Dorian sta molto antipatico: un personaggio egoista, come un bambino viziato che mostra fino alla fine del romanzo atteggiamenti infantili (dove ricordo ha 38 anni) facendo addirittura quelli che mi permetto di chiamare capricci. Cento volte lode quindi all'autore che é stato capace di renderlo così affascinante!
Stiamo già preparando altri approfondimenti su questo splendido romanzo. Ce ne sarebbero così tante di cose da dire! Se avete qualche aspetto che vorreste fosse trattato non esitate a comunicarcelo attraverso i commenti!!
A presto!
Alessia
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