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Umani 2.0 - la creazione degli uomini dei (4^ parte di 6)

Creato il 25 dicembre 2011 da Bojs
UMANI 2.0 - LA CREAZIONE DEGLI UOMINI DEI (4^ PARTE DI 6) 
 Ovvero: “in che cosa un computer può avere rapporti con il nostro futuro”?
(Articolo tratto da questo Blog e datato 30/08/2007)
Il computer ha un processore principale al suo interno e organo decisionale, vera "mente " del PC, dalla quale passano tutte le informazioni in entrata ed in uscita. Un mini-programma è contenuto nella memoria non volatile [ROM – Read Only Memory] che racchiude tutte le informazioni permanenti, installate in fase di “creazione” della macchina. 
Esso è il vero DNA o codice genetico del computer. 
COSA STANNO FACENDO? 
Molte volte succede che non vediamo e non ci accorgiamo di immagini, suoni e impulsi luminosi di varie frequenze che sono però realmente presenti all'interno di una scena. Per non parlare qui e ora delle immagini subliminali, ma per far percepire il problema, soffermiamoci solo sulle immagini stereo "3D" apparse da qualche anno e create dal computer. Si tratta di un disegno che implica la ripetizione di un tema qualunque. Guardando l’immagine da una determinata angolazione, è possibile vederci apparire all'interno una seconda immagine, in rilievo. Dietro questa immagine però può nascondersi una seconda immagine e pure una terza… L’osservatore ha quindi l’impressione di utilizzare un’altro tipo di vista che gli permette di scoprire cose nascoste dietro l’incomprensibile 'prima immagine', e di passare quindi su un'altro piano di percezione. Quindi dato che vediamo ciò che non esiste [le immagini digitali] e non percepiamo vedendolo immediatamente ciò che invece è davanti ai nostri occhi [immagini nascoste e impulsi luminosi], dobbiamo prima chiederci se il mondo esiste tale quale i nostri sensi oggettivi lo descrivono. E cosa molto più importante; chiederci se nella nostra realtà siano inserite altre realtà o dimensioni che solamente con la giusta angolazione si possono vedere come in una [MATRIX].
Questo ci fa venire in mente un altra applicazione dell’informatica. La realtà virtuale. Così, ad esempio, due persone si incontrano "virtualmente" - grazie a questa tecnica – nell’arena del Colosseo a Roma [oggi solo in parte intatto, ma ricostruito virtualmente con immagini sintetizzate - ndr], quando in realtà una era a Roma e l’altra era a New York. Con questo genere di tecnologia avviene un annullamento dello spazio e del tempo!
Dobbiamo renderci conto, dunque, che il computer, sia nella struttura genetica intesa come 'cuore' del sistema, che nell’utilizzo, possiede punti in comune con l’essere umano. Il mondo virtuale della macchina è l'immaginazione dell'uomo, la riproduzione musicale sintetica della macchina è la capacità umana di riprodurre mentalmente musiche ascoltate, la memorizzazione in data base di informazioni e la loro ricerca è la capacità della mente umana di ricordare.
L’uomo ha forse voluto creare una macchina a sua immagine e somiglianza?
La nostra società ha forse generato un Golem, come enunciato nella "Qabbalah", oppure un mostro come quello di Frankenstein che gli si rivolgerà contro?
Ma se le vibrazioni energetiche insite nella nostra materia sono peraltro contenute in una simile macchina, né la Vita, né la coscienza, né lo spirito.. sono però presenti in essa, 'obietterà qualcuno'. Vero solo oggi.., per quello che presupponiamo di sapere sulla nostra realtà, ma di fatto.. progetto reale già realizzato nelle crypte SEGRETE dai veri poteri sotterranei”.
In effetti una parte di questo progetto viene pubblicizzata per abituare le menti dei popoli all'idea di questa autonomia decisionale e vita cosciente della macchina. Grazie "all’intelligenza artificiale" già oggi viviamo immersi in decisioni prese proprio dalla mente della macchina. Programmi “intelligenti” dirigono lavatrici, frigoriferi, forni, lavastoviglie, ecc. per citare le cose a cui 'non diamo molta importanza', sino ad arrivare ai comportamenti autonomi e intelligenti di mezzi ed entità nelle realtà virtuali non solo di videogiochi ma anche di molte tra le infrastrutture umane sia civili che [soprattutto] militari.Questo progetto ha come scopo di modellare e di riprodurre nelle macchine il comportamento intelligente e cosciente dell’uomo. Per questo sfrutta altri campi, quali la psicologia cognitiva, la linguistica, la psicolinguistica, la filosofia e la logica.Così è già possibile oggi che delle macchine non siano 'solamente' capaci di far volare e controllare aerei, elicotteri, satelliti e navicelle spaziali, ma di interagire con l'uomo e di prendere decisioni, utilizzando programmi sviluppati dagli studi sull'intelligenza artificiale. Allo stesso modo, abbiamo visto comparire il concetto di "sistema esperto", software capace di adottare il ragionamento di un esperto in un ramo specifico [per esempio la diagnosi nelle riparazioni auto, l’individuazione di malattie genetiche o l’identificazione, la classificazione e il riconoscimento di cose e persone - ndr].
L’intelligenza artificiale è articolata principalmente in due aspetti: la rappresentazione della conoscenza ed il ragionamento. Diversi modi di ragionare sono quindi riprodotti sulle macchine: “deduttivo, induttivo, per analogia, sulla base di casi ed esempi, per reti di neuroni artificiali, per reti di computer utilizzati nelle varie conoscenze umane”. Alcune ricerche sono guidate verso diversi mezzi di rappresentazione delle conoscenze: “logica dei predicati, logica temporale, reti semantiche, scritture, rappresentazioni orientate, oggetti.. ecc”. Il concetto di "metaconoscenza" è anch’esso interessante. Riguarda la "coscienza della conoscenza", in altre parole il plasmare ciò che conosciamo. Così, il computer può, dotato di tale metaconoscenza, essere capace di “autoanalizzarsi”, dissociando ciò che conosce da ciò che ignora, avendo dunque "coscienza" della propria conoscenza.
Legato alle conoscenze ed al ragionamento, appare pure il concetto di "apprendimento automatico". Si tratta programmi logici che permettono alla macchina di imparare da sola [senza intervento umano – ndr] nuove conoscenze sulla base di casi concreti, di "situazioni vissute" [proprio dall'uomo – ndr] e già descritte in questi due articoli, [QUI'] e [QUI'].
Per questo internet come mezzo per raccogliere enormi quantità di tali esperienze di vita e conoscenza è lo “STATO DELL'ARTE” di questo progetto.
Qui compare anche il concetto di intelligenza artificiale distribuita (DAI), che utilizza sistemi multi agenti (MAS) composti da un insieme di "AGENTI ARTIFICIALI AUTONOMI", cioè di diversi programmi capaci di comunicare fra di loro e di interagire con lo scopo di risolvere un preciso problema a livello globale. Così, i computer si associano [come gli uomini – ndr] per realizzare compiti complessi, ognuno essendo più o meno specializzato in un campo specifico e "subalterno" ad altri computer. Qui ancora, ritroviamo come l’uomo provi a creare a sua immagine e somiglianza un essere capace di assecondarlo, di aiutarlo, oppure “di sostituirlo” nel compimento di varie mansioni. Ritroviamo soprattutto il pensiero cabalistico del Golem.. ma con quale fine..?
Il libro base della Qabbalah, il "Sepher Yetzirah", insegna le capacità creative dalla combinazione delle lettere [ebraiche]. Rabbi Eleazar de Worms, cabalista del passato, spiega che è la forza creativa delle combinazioni di lettere [il Verbo Divino] che permise a Dio di creare il mondo e che permise all’uomo di creare un essere artificiale: il Golem. Moshe Idel, commentando Eleazar de Worms, scrive a proposito della creazione di un uomo artificiale: "L’operatore crea una figura o un corpo dalla polvere; questa forma è chiamata Golem… L’operazione che consiste nel pronunciare le lettere dell’alfabeto incomincia solo dopo il plasmare della forma umana… Una volta che il materiale è pronto, l’operatore comincia il procedimento che comprende fra l’altro la recita delle lettere dell’alfabeto. L’operatore crea 231 combinazioni di lettere che corrispondono ad altrettanti “portali”.
Il Golem viene creato quindi come un essere basato sul linguaggio, così come il computer. Così, le antiche discussioni tra rabbini che sembravano appartenere ad una mistica arcaica e sorpassata dal progresso della scienza e della tecnologia, si trovano essere al centro delle attività scientifiche più moderne. I vecchi interrogativi etici dei saggi della tradizione ebrea sul tema del Golem, assumono solo oggi tutto il loro significato. Henri Atlan, nella prefazione del libro di Moshe Idel, ci invita a porci il problema sullo statuto morale di un 'tale essere artificiale creato dall'uomo' ed in particolare sulla sua autonomia e delle sue responsabilità davanti alla legge.
Come il Golem creato dal fango della terra è reso vivente al servizio dell'uomo tramite un 'codice di parole'... così il Golem informatico creato dalla materia è reso vivente al servizio dell'uomo tramite un 'codice binario'... esso è reale, presente nella nostre vite e vive accanto a noi, crescendo di giorno in giorno. Con quale fine ultimo...? Forse quello della creazione dell'[immagine della bestia] preannunciata nelle profezie?

In “La risposta” (Answer, 1954) di Fredric Brown, il più potente computer dell’universo viene finalmente inaugurato. Può rispondere a qualsiasi domanda, e quando gli viene chiesto se Dio esista, egli risponde implacabile:
«SI'.. ADESSO DIO ESISTE..!!»

Lion of Yahuda

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