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Un’altra nave romana trovata a Piazza Municipio

Creato il 10 novembre 2014 da Napolidavivere

Ancora una nave romana di epoca imperiale è stata ritrovata nel cantiere della Metropolitana in piazza Municipio. Questo scavo, nella centrale piazza napoletana, è stato definito dagli archeologi che seguono i lavori della linea, un vero “pozzo di San Patrizio” per la quantità e qualità del materiale trovato. Stavolta la nave, che è ancora interrata, è stata trovata nello scavo del corridoio di collegamento tra il pozzo di stazione della Linea 6 e quello di manovra di via Acton e va ad aggiungersi alle altre quattro barche, di varie dimensioni, già ritrovate nello scavo in Piazza Municipio.

Il cantiere nell’area della piazza ha infatti fatto ritrovare il porto dell’antica Neapolis, da dove partivano le barche per prelevare i carichi dalle grandi navi che, per la loro grandezza, non potevano attraccare al porto. Comunque l’area di ritrovamento del reperto è lontana dalla zona dellanuova Stazione Municipio che dovrebbe aprire regolarmente a fine anno.

Napoli da Vivere già l’anno scorso ha dedicato vari speciali ai ritrovamenti nella straordinaria Napoli sotterranea, scoperti grazie ai cantieri della linea 1. Parlammo nel dettaglio della Stazione Municipio, che ci ha svelato l’antico porto di Neapolis, della stazione Duomo che ci ha consentito di scoprire la presenza di un imponente e antico Gymnasium, il tempio dei giochi “olimpici” voluti da Augusto proprio a Napoli (le isolimpiadi), della stazione Università dove è venuto alla luce un pezzo della Napoli bizantina  e delle altre stazioni che hanno contribuito a regalarci sorprese insperate ed a scoprire le “stratificazioni” e la storia della nostra città. Ve li riproponiamo, per chi non li ha letti, per darvi una idea della immensa ricchezza e storia che si trova nel sottosuolo della nostra Napoli.

La stazione Municipio: l’antico porto di Neapolis

Gli archeologi che dirigono lo scavo della metropolitana lo hanno definito un vero e proprio “pozzo di San Patrizio” per l’enormità e la qualità del materiale ritrovato (quasi 3.000 reperti). La piazza è stata da sempre un luogo importante nella storia della città e gli scavi hanno permesso di recuperare e conoscere stratificazioni di epoca greco-romano (rimaste per molti secoli delle stesse dimensioni) e poi di età angioina, aragonese e vicereale cioè delle dominazioni che si sono avvicendate nella storia della città. La scoperta principale riguarda il porto dell’antica Neapolis: e le quattro (ora cinque) barche trovate quasi integre a 3 metri e mezzo sotto il livello del mare ed a ben 13 metri sotto il livello attuale della piazza. Dettagli stazione Municipio

La stazione Duomo: l’imponente Gymnasium

Lo scavo della stazione Duomo all’altezza dell’attuale piazza Nicola Amore ha consentito di scoprire i resti di un imponente edificio pubblico di età augustea realizzato sicuramente in occasione dei giochi Isolimpici. Questi durarono vari anni e furono una specie di giochi Olimpici organizzati nel 2 d.C. da Augusto che scelse Neapolis poiché era la città più “grecizzata” della nostra penisola e per questo “rispettata” dai romani.  Dallo scavo sono emersi pavimenti a mosaico, statue e colonne di marmo, frontoni e vari reperti fino a delle importanti lastre di marmo.Su questi marmi sono stati ritrovati incisi in greco, i nomi dei vincitori delle Isolimpiadi, divisi per categorie (uomini, donne, fanciulle, ragazzi) e per discipline (pugilato, corsa armata, pancrazio, lotta).  Le tante altre incredibili scoperte sono descritte nell’articolo. Dettagli stazione Duomo.

La stazione Università: la napoli bizantina

In piazza della Borsa durante lo scavo della bella stazione Università è venuto alla luce un pezzo della Napoli bizantina con i resti di una fortificazione e addirittura quelli di una torre eretta durante il VII secolo. Ricordiamo che questa zona fu sottoposta già ad un massiccio scavo agli inizi del 1900 per la costruzione della Piazza della Borsa e delle varie costruzioni del “risanamento” e chissà allora quanto materiale è andato perduto. Originale il fatto che i resti trovati della fortificazione bizantina hanno rivelato che la fortezza fu costruita con elementi architettonici provenienti da un monumento di età imperiale romana. Dettagli: stazione Università

Le altre stazioni: le epoche storiche della città

Anche nelle altre stazioni sono emersi molti reperti archeologici di varie epoche, a volte però non conservati nella loro integrità ma che comunque hanno contribuito a far comprendere la storia di quel pezzo di città. La bellissima stazione Toledo ci ha restituito reperti di varia epoca, da quella preistorica a quella romana, sino a raggiungere quella bizantino-aragonese segno della centralità della zona di via Toledo nella storia di Napoli. La stazione di Salvator Rosa ci ha fatto scoprire la Napoli delle colline, con un ponte romano nella zona superiore di via Conte della Cerra in un vallone che faceva parte della antica strada romana chiamata via Antiniana. Questa antica via in età romana era detta “Neapolis-Puteolim per colles” e partiva da Pozzuoli arrivando a piazza Dante per le colline.La Stazione Danteci ha svelato il largo Mercatello, antico nome del luogo, zona da tempo di commerci e chiamato così per distinguere questo mercato da quello più grande e all’epoca più centrale ed antico di piazza del Mercato. Dettagli : I reperti delle altre stazioni

La stazione Neapolis: un vero museo degli scavi

La stazione Neapolis è una stazione virtuale, una esposizione museale dove potrete ammirare molti dei reperti trovati durante gli scavi. Si trova nel piazzale antistante il Museo Archeologico Nazionale, sotto il parcheggio antistante il Museo, e si entra quasi sempre gratuitamente. E’ di fronte a via Costantinopoli ed è molto interessante, ben curata e organizzata per periodi storici, mostrando una parte di reperti (quelli trasportabili) trovati nel sottosuolo napoletano durante gli scavi delle stazioni e della linea 1. I reperti sono organizzati per epoche storiche a partire della preistoria fino ad arrivare alla Napoli vicereale spagnola, passando per quella greca, romana e bizantina. Esposto c’è vasellame della Napoli greca e  capitelli, colonne e sculture della Napoli Romana: del periodo bizantino possono vedere i pezzi di una fortificazione trovata in piazza Bovio mentre della Napoli spagnola si trovano le mutazioni urbanistiche avvenute all’epoca. Un viaggio nel tempo da non perdere. Dettagli: la stazione Neapolis

 


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