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Un’altra possibilità per entrare in Italia per tirocinio o formazione professionale

Da Gama @permesso_org

Articolo letto 572 volte dal 22/04/2014!

Malgrado i colpi della crisi economica, l’Italia ha ancora le opportunità da offrire e da sfruttare al meglio. Uno dei modi per affrontare la crisi nel settore di lavoro è offrire dei mezzi per tirocinio e formazione professionale. In questo mese di novembre un decreto è stato firmato per permettere a 15.000 giovani di poter venire in Italia sia per concludere il loro ciclo di studio, sia per seguire corsi di formazione professionale.

Diversamente agli anni precedenti, il nuovo decreto per l’ingresso dei cittadini stranieri per frequentare i corsi di formazione professionale o tirocinio presso le aziende italiane non è soltanto per un anno. Ha una validità triennale, cioè di 3 anni. Parte dal 2014 per concludersi nel 2016, salvo altra proroga.

Ingresso degli stranieri in Italia per formazione professionale o tirocinio: permesso di soggiorno per motivo di studio

Il decreto distingue due categorie di visti che saranno rilasciati per un totale di 15.000 visti:

  • 7500 visti d’ingresso per partecipare ai corsi di formazione che dovranno essere organizzati dagli enti od organizzazioni riconosciuti ed abilitati per offrire i corsi di formazione professionale alla fine di cui viene rilasciato un certificato con le competenze acquisite o con una qualifica. N.B: Bisogna sempre tenere in conto che ci sono alcune aziende che pretendono di offrire dei corsi di formazione professionale, ma i loro certificati non sono riconosciuti dalle istituzioni come la Regione. Bisogna fare attenzione nella scelta dell’ente od organizzazione formatrice.
  • 7500 visti d’ingresso per fare un tirocinio alla fine d’un percorso formativo e di studio iniziato nel paese di origine. Anche in questo caso, questi tirocini devono essere attivati dagli enti riconosciuti come le associazioni o cooperative senza scopo di lucro, i centri per l’impiego, le università, …

Come presentare la domanda e quali sono i documenti richiesti?

Tutti gli interessati devono presentare  presso l’ambasciata italiana o il consolato italiano la loro domanda che comprende tutti i documenti inerenti al corso di formazione professionale o al tirocinio che intendono svolgere, il passaporto in corso di validità, dimostrazione di un mezzo di sostentamento economico, disponibilità d’un alloggio e d’una copertura sanitaria od assicurazione. La documentazione sarà studiata e verificata per, infine, rilasciare un visto d’ingresso per motivo di studio.

Entro i primi 8 giorni della loro presenza in Italia, i nuovi studenti o tirocinanti dovranno presentare alla questura della provincia in cui si troveranno la richiesta del rilascio del permesso di soggiorno per motivo di studio.

Possibilità di rimanere in Italia

Alla fine della formazione o del tirocinio, questi nuovi cittadini potranno prolungare il loro soggiorno in Italia a condizione che abbiano trovato un lavoro che permette di guadagnare un reddito non inferiore all’importo dell’assegno sociale dell’anno in corso. In questo modo, potranno richiedere la conversione del loro permesso di soggiorno per motivo di studio in permesso di soggiorno per motivo di lavoro. Il permesso di soggiorno da convertire deve ancora essere in corso di validità. Esiste anche la possibilità richiedere un permesso di soggiorno per attesa occupazione, ma bisogna dimostrare di avere un sostentamento o delle risorse economiche sufficienti per mantenersi almeno per un anno.

CLICCA QUI per scaricare la circolare firmata da 3 Ministeri per l’ingresso di 15.000 cittadini stranieri per formazione professionale o tirocinio tra 2014 e 2016

Articolo letto 572 volte dal 22/04/2014!

 


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