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Un altro lampo su Giove

Creato il 24 agosto 2010 da Stukhtra

E’ il terzo impatto in 13 mesi

di Marco Cagnotti

“L’astrofilia planetaria è morta”: certo, come no. Vallo a dire a Masayuki Tachikawa, di Kumamoto. Alle 18 e 22 TU del 20 agosto (ma in Giappone era già il 21) stava riprendendo Giove con un rifrattore Takahashi TAO-150 f/7.3 da 15 centimetri, una Philips ToUcam Pro II e un Tele Vue 5x. Contemporaneamente Kazuo Aoki, a 800 chilometri di distanza, faceva la stessa cosa con un Celestron C9 e una Philips ToUcam Pro. Da un’altra parte ancora, Masayuki Ishimaru riprendeva Giove con un rifrattore Borg 125 SD f/6. E tutti e tre hanno filmato un lampo a 17 gradi Nord di latitudine. Che cos’era? Ovvio: un corpo che si tuffava nell’alta atmosfera gioviana. Sembra di rivedere quanto già raccontammo in un articolo alcune settimane fa.

Com’è ovvio, alcune ore dopo tutti a scrutare l’atmosfera del gigante gassoso per vedere se fosse rimasto un segno, una macchia, una cicatrice, una caccola qualsiasi. Macché: niente.

Commento: “Vabbeh, ma chi se ne frega?”. Calma. Ché in precedenza le stime di frequenza di questi eventi ne prevedevano uno ogni dieci anni. Perciò adesso, dopo tre in 13 mesi, come minimo bisognerà ripensarci seriamente.


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