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Un'anima persa.

Creato il 17 settembre 2014 da Cristiana2011 @cristiana2011

http://www.repubblica.it/cronaca/2014/09/17/news/lettera_shock_omicida_suicida_milano-95942794/?ref=HREC1-1

Raramente mi occupo di questi fatti di cronaca. Lo faccio quando dietro di esso sento una disperazione immane, la disperazione di un essere umano che non trova altra soluzione  che distruggere la propia vita e quella di chi lo amava. 

La lettera shock di Pietro. "Io ho già perso l'anima.Voglio che lei provi terrore prima di dire addio a tutto"Lo scritto del ventenne che a Milano si è lanciato nel vuoto con la ex fidanzata di 19 anni. MILANO - "Scrivo queste parole non per essere ricordato, soprattutto perché dopo questa sera i ricordi sarebbero tutti negativi credo"... In queste tre pagine scritte in stampatello... intitolate "Lettera ai cari", c'è un piano criminale lucido e affilato, una confessione preventiva che l'autore vuole postuma.

Come si può parlare di piano criminale! Secondo me un piano criminale è ideato da un delinquente a proprio vantaggio.Questa confessione è la prova di una mente 'persa' in cui la razionalità non esiste più, in cui la follia riesce a nascondere la disperazione e  a celare una decisione dettata da un  profondo malessere mentale. Sembra impossibile che nessuno si accorga di niente eppure accade perchè, pur avendo perso l'intelletto e la facoltà di giudizio, a volte  questi squilibrati  sanno fingere  un atteggiamento assolutamente normale . Infatti il ragazzo scrive"Lascio un piccolo consiglio finale, si lo so che fa impressione, ma penso sarà utile sia alle future vittime che ai forse futuri carnefici, dubitate di quelli che ridono sempre a volte non possono semplicemente fare altrimenti e nel frattempo, perderanno l'anima". Viveva nel buio più assoluto,ma nessuno l'aveva capito.
UN'ANIMA PERSA.Freud immagina la mente umana come un sistema in cui la ricerca dell’equilibrio è un requisito fondamentale ... non ci deve essere dispersione di energia psichica. 
Al centro dì tutte le tragedie di Seneca troviamo la rappresentazione dello scatenarsi rovinoso di sfrenate passioni, non dominate dalla ragione, e delle conseguenze catastrofiche che ne derivano. Da un lato vi è la ragione, dall’altra vi è il furor, cioè l'impulso irrazionale, la passione (amore, odio, gelosia, ambizione e sete di potere, ira, rancore), presentata, in accordo con la dottrina morale stoica, come manifestazione di pazzia in quanto sconvolge l'animo umano e lo travolge irrimediabilmente. http://pincocri.blogspot.it

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