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Un Burlesque per niente burla e un pò troppo varietà

Creato il 19 febbraio 2011 da Dylandave

Un Burlesque per niente burla e un pò troppo varietà

- Burlesque – 2011 - ♥ -

di

Steve Antin

Ok, col tempo il musical in stile burlesque è cambiato e forse ha perso la comicità e l’ ironia che c’ era dietro fin dalla sua nascita, ma la forma che ha assunto nel musical diretto da Steve Antin forse è un pò troppo per essere digerito come solamente un’ evoluzione naturale di questo genere di show. E’ infatti chiaro fin da subito che in questo film, a parte un paio di fugaci sketch mostrati solamente come sfondo alla storia principale, resta ben poco della comicità erotica che contraddistingueva quel genere e tutto viene sostituito dai toni romantici e da favola da teenager della solita ragazza di campagna che stufa della sua deludente vita da barista sottopagata decide di sbarcare il lunario proponendosi con tenacia e determinazione come nuova ballerina di un insolito locale che pratica show in stile burlesque nel bel mezzo di Los Angeles. Ecco allora che, tra paillettes e lustrini, il superficiale modello di vita che consiglia solamente di agitare un pò il fondoschiena e tirar fuori un pò di coraggio per proporsi ai fini di realizzare i propri sogni economici e lavorativi può aver atto. American Dream, senza alcuna gavetta, scuole o altro questa sembra essere la ricetta ideale per il successo. E poi ovviamente una volta ottenuto tutto questo per coronare il tutto di una certa dose fiabesca è anche giusto coronare anche i sogni amorosi. Quello ovviamente solo alla fine, come aggiungere del buon aceto balsamico a un’ insalata già ben condita. Le dinamiche sceneggiative della storia sono totalmente prive di originalità e si costruiscono sulla base di personaggi che sembrano usciti da un film con Hilary Duff nei quali troviamo il bel riccone di mezza età che spera e crede di poter comprare tutto con i soldi, la ballerina alcolizzata antagonista alla protagonista che fa l’ antipatica ma che nel finale sembra redimersi e infine il bel ragazzo dai buoni propositi che però prima di dichiararsi ci mette un pò l’ intera durata del film. Anche Christina Aguilera, che nel film assume il ruolo di protagonista, si limita ad interpretare un personaggio non lontano da una qualsiasi delle attrici che popolano il mondo dei teen movie. Solo che questa volta il “teen-movie” sembra un enorme spot pubblicitario totalmente alla mercè della star Aguilera, al suo debutto come attrice. La coppia Cher- Stanley Tucci salva il film dal totale tracollo apportando esperienza e stile a un film con ben poche basi sulle quali poter scommettere. Le coreografie musicali infondo non sarebbero neanche male se non fosse che finiscono per offendere un genere di spettacolo Ottocentesco come il Burlesque, nato come espressione artistica atta a deridere la seduttività e l’ erotismo femminile o a esaltare in donne che poco rispettavano i canoni di bellezza la loro femminilità. Lo riducono qui a un banalissimo spettacolo di varietà  degno di uno show televisivo del Sabato sera.

Un Burlesque per niente burla e un pò troppo varietà

( Ehi ragazza di campagna io sono ricco e 
ho il macchinone vuoi far successo?)
Un Burlesque per niente burla e un pò troppo varietà
(Unica scena che vale il prezzo del biglietto)

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