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Un business

Creato il 04 luglio 2014 da Simone D'Angelo @SimonDangel
Un business

I reati contro l’ambiente fruttano alla criminalità mondiale 213 miliardi $ l’anno

A Nairobi l’Interpol e il Programma delle Nazioni Unite per l’Ambiente (Unep) hanno reso noti i dati sul giro d’affari globale dei traffici illegali sull’ambiente. Il business delle ecomafie ammonta a 213 miliardi $ l’anno.

Il peso maggiore è quello del taglio e della vendita illegali di legname, che rendono tra i 30 e i 100 miliardi $ l’anno ricoprendo dal 10 al 30% del fabbisogno mondiale di legname e cellulosa. L’infiltrazione criminale nella filiera del carbone frutta alle organizzazioni malavitose 9 miliardi $ all’anno.

Anche le cifre che riguardano gli animali sono scioccanti. Sono circa 25mila gli elefanti uccisi ogni anno in Africa per il mercato dell’avorio, una mattanza che ha causato un calo del 62% degli elefanti in appena 5 anni. Idem per i rinoceronti: nel 2007 erano state registrate una cinquantina di uccisioni, nel 2013 circa mille. Il contrabbando di specie animali coinvolge anche scimpanzè (643), bonobo (48), gorilla (98) e oranghi (1019).

Fra le risposte più efficaci dell’Interpol a questi fenomeni vanno ricordate le azioni di contrasto al commercio illegale di legname in Amazzonia, Indonesia, Costa Rica e Venezuela e l’Operazione Wildcat, che ha coinvolto guardie forestali, polizia e funzionari doganali provenienti da 5 Paesi (Mozambico, Sudafrica, Swaziland, Tanzania e Zimbabwe) e ha portato al sequestro di 240 kg di avorio di elefante e a 660 arresti.

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