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Un cappotto Serio

Creato il 05 marzo 2012 da Pietroinvernizzi
Serio a Ponte Nossa

Il Serio a Ponte Nossa

Dove andare? Questa la domanda che tormentava il mio venerdì sera… rimuginando sul da farsi preparavo al meglio tutta l’attrezzatura per la mosca secca e quella per lo spinning leggero, medio e pesante…  Avrei avuto voglia di andare in Sesia, ma le condizioni di acqua bassissima mi spingevano ad aspettare la prima pioggia, quella che sta cadendo adesso! Il basso Toce mi tentava, ma in fondo volevo migliorare un po’ la mia tecnica a secca e in quei posti abbocco più volentieri al lancio di un grosso minnow… Quindi ho deciso che, viste anche le previsioni meteo poco convincenti: sole a picco e venticello, ne avrei approfittato per praticare a mosca e fare dello scouting: il Serio.

In particolare il famosissimo tratto no-kill di Ponte Nossa.
Con questa decisione un po’ indigesta mi sono addormentato e mi sono svegliato. Da Milano a Ponte Nossa è poco più di un’ora di auto, arrivo alle 7.30, un orario onesto per la stagione e soprattutto per la pesca a mosca, così pensavo…
Rimango di stucco alla vista di uno spettacolo che non credevo possibile: nel tratto cittadino di Ponte Nossa, il più celebre, ho potuto contare 15 pescatori a mosca in poche centinaia di metri!
Decido che non fa per me, già non è proprio un panorama “Into the wild” in più dover guardare a dove metti i piedi per non calpestar la coda d’altri mi ricorda i  laghetti di pesca sportiva, per non dire il supermercato al sabato.

Salgo di poco e trovo un bellissimo spot poco a monte rispetto al paese, c’è un ponte ed un piccolo affluente sponda destra, il lontananza una centrale elettrica ed un solo pescatore a fondo al centro della buca sotto il ponte.
Pesco a scendere per un centinaio di metri, il sole ancora non scalda l’aria e volano solo rari piccoli chironomidi. Così ho un finale sui 3 metri e mezzo che chiude in 0.14 e piccole imitazioni su amo 18.  Il torrente, a questa altezza ha delle belle lame e correntine perfette per la mosca, ma ogni tanto delle buche profonde e velate fanno rimpiangere amaramente il non avere un rotante argento da 15 grammi con cui stanare robuste marmorate!
Scendendo un centinaio di metri incontro due pescatori  a secca che stanno risalendo… gentili e simpatici, ma inesorabilemnte devo cambiare spot, nessun segno di attività visto da nessuno dei tre pescatori.
Scendo più a valle, poco sotto al paese dove, malgrado ci siano due orrendi depuratori, vedo una passeggiata lungo fiume e un susseguirsi di bellissime pozze e raschi!

I colori del Serio

I colori del Serio

Parcheggio e mi illudo di essere l’unico sul fiume, ma mentre scendo incrocio un ragazzo che sta montando la canna… arriviamo quasi insieme alla prima buca, lui a ninfa io a secca. Lui si piazza in testa alla buca e insiste nello stesso punto, io inizio a fare passate a 360° sulle acque cristalline. Adesso è in atto una bella schiusa di effimere e così pesco con un 0.18 fluorocarbon e un vasto assortimento di piccole e medie imitazioni di effimere (tutte ardiglione schiacciato). Niente di niente, non vedo l’ombra di attività. Scendo a valle pescando il consueto centinaio di metri e chi ti incontro? Due pescatori a camola che stanno salendo! Va beh… cambio ancora spot, vado ancora a valle, pochi chilometri e trovo una diga, proprio sul limite del no-kill. Sono le 10.30, fa caldo ma un po’ di venticello rinfresca. Scendo al fiume, salutando nel parcheggio tre moschisti che stanno smontando le canne. Mi piace moltissimo il letto del Serio in questo tratto! Anche se l’acqua è leggermente velata (non so dire se è per via dello sciogliersi della neve o per l’immettersi dei vari canali artificiali) ci credo un sacco. C’è più acqua qui e gli insetti volano. Le sponde sono bellissime e il fiume offre raschi, rive ombreggiate, buche, massi, correntine… pesco bene, credo. Almeno mi sembra di fare delle belle pose, delle belle passate, un finale onesto, mosche classiche, passo felpato: non prendo un cazzo! Anzi, per essere precisi, non vedo l’ombra di attività. Esclusi un signore a camola in pieno no-kill-mosca-secca-ardiglione-schiacciato che mi urla che non prende nulla lui, con un simpatico accento locale e un altro signore, in lontananza, che pratica la mosca più a monte. Lancio dopo lancio risalgo il fiume e alleno braccio e mente in questa meravigliosa tecnica. Alle 13.30 sto morendo di fame e sete, il vento si è fatto più forte e comincia a dar fastidio al giovane fly angler.

La perplessità di chi sta cappottando...

La perplessità di chi sta cappottando...

Così decido di andarmene. Mentre sto salendo in macchina un simpatico signore parcheggia accanto a me e inizia a montare la sua canna… incredibile! Una processione! Il signore è molto simpatico e mi conferma che lo spot è ottimo ed il Serio è ricco di trote e qualche temolo. Nonostante il mio cappotto assoluto non fatico a credergli! Mi dice anche che per avere più chances avrei dovuto pescare nel tratto cittadino di Ponte Nossa, sgomitando tra gli altri… Non fa per me. Bellissimo Serio, certamente tanti pesci, ma oggi che amarezza.
Me ne vado verso valle incurante della fame, guardo altri spot eccezionali alla vista: località Cene, località Albino; belli per la mosca e golosi per lo spinning. Tirem Innanz mi dico. Adesso sono senza una meta, scendo la valle e penso: Brembo a Brembate? Santuario a Vaprio d’Adda? Trezzo sull’Adda?
Poi la folgorazione: ho dei conti in sospeso a Rivolta d’Adda.
Il giovane pescatore a mosca che vuole fare pratica, non dovrebbe mai portarsi dietro attrezzatura di altre tecniche in cui è più esperto, altrimenti la tentazione di smettere i suoi roccamboleschi loop e passare a ben noti lanci di ferraglia sarà fortissima!

Specialmente durante un cappotto a mosca io mi dico: “uffa, si vede che non sono bravo abbastanza”; mentre quando sto cappotando a spinning, fiducioso del mio sapere, mi dico: “oggi proprio non mangiano”…
Alle 14.30 sto ordinando un lauto pranzo alla trattoria del Ponte Vecchio, alle 15.40 sto lanciando in un Adda, dal livello troppo basso, tranvieri da 40 grammi, rapala cd da 11cm, martin 20, swimbait da 15 o 17 cm … dove sei big-marmo del mio cuore? Forse sei spaventata dai ritmi sud-americani che si propagano dalle portiere aperte sull’altra sponda del fiume? Forse sei infastidita da quegli altri cucchiainari che son passati prima di me? Forse non gradisci il chiacchiericcio lontano di ciclisti e joggingari? I bonghi di giovani amanti degli stupefacenti sulle rive? Beh, neanche io cara Marmo. Preferivo insidiarti in giornate fredde, nevose e piovose quando nel silenzio era alto il nostro dialogo muto, la conversazione tra me, te e il fiume.
Solo a tramonto inoltrato, verso le 19.00, con l’acqua ormai nera tutto intorno a me e le ultime luci confuse tra tramonto e luna, ho sentito la vera empatia con l’Adda e le sue regine… ma la giornata aveva da chiudersi in grande cappotto e così fu.

Vedo piovere fuori dalla finestra e non vedo l’ora di tornare sul fiume!
Rock’n'Rod
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