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Un eucalyptus a Istanbul

Creato il 04 novembre 2011 da Istanbulavrupa

Un eucalyptus a IstanbulSono finalmente tornato a Istanbul, dopo un breve soggiorno italiano. Non ho avuto molto tempo per scrivere sul blog, ringrazio chi l’ha spesso fatto al posto mio: ma cercherò di recuperare qualche notizia interessante nel fine settimana e poi di riprendere a pieno ritmo da lunedì. Ma devo ringraziare anche la mia amica Lucilla (Lulla): e dirle che il nostro eucalyptus è arrivato sano e salvo. In foto c’è proprio lui: e anzi, magari datemi qualche suggerimento su come chiamarlo (a chi mi convincerà con la sua proposta, spedirò una bella scatola di loukoum – gusto a vostra scelta). Dice: ma che ci devi fare con l’eucalyptus? Beh, quando mi daranno il via libera lo pianterò nel giardino condominiale, poi crescerà fino a 12-15 metri. Dice: ma perché proprio un eucalyptus? Beh, perché è il simbolo della bonifica delle paludi pontine durante il ventennio fascista e della costruzione delle città nuove: Littoria oggi Latina per prima, dove sono nato. Il simbolo di tutte le bonifiche in qugli anni lì: ovunque venivano piantati degli eucalypti perché assorbono acqua (per approfondimenti, la fonte è il saggio “La koinè dell’eucalyptus” di Antonio Pennacchi, pubblicato prima sulla rivista Limes e poi riprodotto in  Fascio e Martello. Viaggio per le città del Duce).



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