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Un fantastico via vai: “E vissero tutti felici e contenti”

Da Oggialcinemanet @oggialcinema

10 dicembre 2013 

E vissero tutti felici e contenti”. Sì, ma che cosa accade dopo? Ce lo racconta Leonardo Pieraccioni, proprio uno le cui commedie si chiudevano sempre così, nel suo nuovo film, Un fantastico via vai. Arnaldo, così si chiama il suo alter ego nel film, è un uomo sulla cinquantina, felicemente sposato, con due gemelle, e felicemente impiegato, in una banca. Certo, con i suoi colleghi a volte rimpiange i suoi vent’anni e le “bischerate” che si facevano a quei tempi. E, mentre in un teatro di terz’ordine assiste a uno spettacolo dal titolo Time Machine, riflette sul tornare indietro nel tempo. Una possibilità che si presenta quando la moglie, complice un equivoco, lo caccia letteralmente da casa. Così il buon Arnaldo va a vivere con quattro universitari. Altro che macchina del tempo… si rende presto conto che per loro sarà più un padre che un compagno.

Un fantastico via vai nasce da un’idea di Paolo Genovese, il regista di Immaturi, ma ronzava nella testa di Pieraccioni già da qualche anno, da quando gira le università per incontrare gli studenti. Che, sì, sono persone con cui starebbe ore a parlare e divertirsi. Ma che poi gli danno del lei, come se fosse un amico dei genitori. È diventato padre, Pieraccioni, e comincia a riflettere sull’età e sul passare del tempo. E non è più l’eterno ragazzo di molti suoi film. “Già dopo una settimana capisce che sarebbe patetico pensare di essere uno dei ragazzi” ci ha raccontato Pieraccioni. “Si può vestire in maniera giovanile, ma non tornare giovane: questo è il senso del film. Le nostalgie sono meravigliose, ma possono essere molto patetiche se consumate fino in fondo”. Così Un fantastico via vai diventa un’altra variazione, come lo era stata Io & Marilyn, sulla classica commedia sentimentale di Pieraccioni, quella costruita sullo schema boy-meets-girl.

Gallery Un fantastico via vai

Non c’è insomma solo un ragazzo timido e la classica bella. Ci sono tanti ragazzi e tante ragazze intorno a Leonardo Pieraccioni. “Ho avuto l’imbarazzo della scelta, ho visto un centinaio di ragazzi e ho preso quelli che mi sembravano perfetti nel ruolo” ci ha spiegato l’attore/regista toscano. “Le ragazze hanno più fiato, ma anche i due ragazzi potranno piacere molto”. Le ragazze sono Chiara Mastalli (Notte prima degli esami) e Marianna Di Martino, i ragazzi sono Giuseppe Maggio (Amore 14) e Davide Sef. “Il complimento che mi fa chi ha visto il film è che sembrano veramente quattro ragazzi che vivono insieme” racconta soddisfatto Pieraccioni.

Ma non ci sono solo i ragazzi in questo film. Come al solito Pieraccioni si circonda del suo coloratissimo circo di amici comici. Tra i quali non può mancare il suo attore feticcio Massimo Ceccherini, qui investigatore privato impegnato nei più improbabili travestimenti (statua di gesso, tirolese, cespuglio), né l’altro toscanaccio Giorgio Panariello, papà conservatore di uno degli studenti. Ma la grande novità è una coppia formata da Maurizio Battista e Marco Marzocca, che interpretano i due bancari amici di Arnaldo. “Insieme formano una coppia che non finirà lì” ci promette Pieraccioni. E la bellezza? Accanto a quella delle ragazze c’è Serena Autieri, la moglie di Arnaldo. Pieraccioni all’università: è un bel salto indietro nel tempo. E per il “Brad Pitt di San Frediano”, come si definiva con ironia, è un cerchio che si chiude, visto che la sua avventura al cinema era iniziata proprio con i giovani eternamente fuori corso de I laureati. Quando lui e i suoi nuovi amici scappano dall’osteria per non pagare il conto sembra di essere tornati indietro a quegli anni. Solo che il tempo è passato, è il fiato del nostro Leonardo/Arnaldo non è più quello di una volta…

di Maurizio Ermisino per Oggialcinema.net

 


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