Magazine Calcio

Un giocatore storico: Michael Laudrup

Creato il 28 agosto 2013 da Iojuventus
Un giocatore storico: Michael LaudrupMichael Laudrup è stato un giocatore danese che giunse alla Vecchia Signora nella stagione 1985/86, giocando tra le fila dei bianconeri per 4 stagioni.Attaccante eclettico, dotato di una tecnica raffinatissima e un dribling secco, aveva nella corsa palla al piede la sua arma migliore.Elegante nei movimenti, fece innamorare i tifosi più raffinati che, per rivedere simili gesti a Torino sponda bianconera, dovettero poi attendere l'arrivo in un franco-algerino di nome Zidane. Ma questa è un'altra storia.
Laudrup venne acquistato dalla Juventus giovanissimo, nell'estate del 1983, all'età di soli 19 anni. Laudrup era già stato insignito del titolo di "calciatore danese dell'anno" nella stagione precedente e mostrava già tutti i numeri di cui era capace e di cui non fece mancare sfoggio nel proseguio della sua carriera, in Italia e all'estero.
Non giocò subito a Torino, perchè al tempo ogni squadra italiana non poteva schierare più di 2 stranieri e i posti alla Juventus erano già occupati dal polacco Boniek e da un francesino di nome Michel e di cognome Platini.Venne girato in prestito alla Lazio, dove gioco per 2 anni, mettendo in mostra alcune incredibili giocate ed esempi delle sue abitità tecniche e velocità (incredibile un goal in particolare in Lazio-Napoli 3-2 in cui, pur essendo almeno 5 m dietro il difensore, lo bruciò con uno scatto fulminante nel breve tratto di una 40-ina di metri depositando la palla in rete). Alla Lazio segnò 9 goal giocando un totale di 60 partite.Laudrup giunse così alla Juventus e insieme a Platini e Aldo Serena crearono un attacco fortissimo, sia da un punto di vista fisico (Serena) che tecnico (Platini e Laudrup). Non a caso in quell'anno la Juventus sbriciolò un sacco di record, vinse lo scudetto e la coppa intercontinenale, arrivando anche ai quarti della Coppa Campioni.

Le giocate di Michael furono mirabolanti. Dotato di un dribling incredibile, grazie ad un ottimo controllo di palla, morbidezza del tocco e velocità di gambe, Laudrup incantava per la fluidità dei movimenti. Forse mancò sempre della necessaria cattiveria agonistica e di quel pizzico di "fame calcistica" che altrimenti lo avrebbero consacrato come il miglior calciatore del mondo insieme al fenomeno Maradona. Che infatti aveva incredibili capacità tecniche oltre quel furore agonistico che mancava al talento danese.Ma Laudrup non fu una meteora. Fu forse un pò sfortunato ad arrivare alla Juventus alla fine di un lunghissimo ciclo vincente senza avere la possibilità (a parte i primi anni) di giocare in una squadra all'altezza delle sue doti. La Juventus era la squadra vincente in Italia da un decennio. Ma i giocatori simbolo erano alla fine di un ciclo e pian piano andavano via. Andarono via Tardelli, Rossi, Cabrini e (purtroppo) Scirea ed, infine, anche Platini, oltre che l'allenatore dei record, Trapattoni. E se vediamo alcuni giocatori che arrivarono, capiamo perchè il buon Michael non vinse più in Italia.

Laudrup rimase a Torino alla fine 4 anni, collezionando 1 scudetto italiano e 1 coppa Intercontinentale con un totale di 102 presenze e 16 goal. Non fu un attaccante super prolifico, non era nella sua natura, ma moltissimi tifosi bianconeri di quel periodo ne conservano un ottimo ricordo, come il sottoscritto per cui fu un vero e proprio idolo, essendo io innamorato del suo modo di giocare.

Laudrup, dopo la Juventus, andò in spagna al Barcellona. E qui, in mezzo ad una squadra finalmente competitiva, ricominciò a vincere. Collezionò 227 presenze e 56 goal tra Barcellona (5 stagioni) e Real Madrid (2 stagioni). Vinse anche 1 coppa di Spagna, 5 campionati spagnoli, 2 supercoppe spagnole, 1 coppa dei Campioni e una supercoppa UEFA. Finì la sua carriera in Olanda, vincendo anche lì un campionato e una coppa d'Olanda.

Ecco qui un video in cui sono celebrati i suoi goal in Italia.http://www.youtube.com/watch?v=r0yhy65A5XEForza Juventus.

Ritornare alla prima pagina di Logo Paperblog

Magazines