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Un giorno con MBT

Creato il 18 gennaio 2012 da Paola_granieri
Eravamo rimasti che Chiara, la responsabile digital PR per MBT, mi aveva contattata un po' di tempo fa per passare una giornata insieme e testare un paio di MBT e che io avevo accettato con buona dose di entusiasmo.
Ci eravamo inoltre lasciati con un dubbio atavico e cioè su quale paio sarebbe dovuta ricadere la mia scelta, se una vera e propria sneaker o qualcosa di più casual.
In questo è stata provvidenziale Katiuscia, la direttrice del negozio, che saputo guidarmi con grande competenza alla ricerca del paio che facesse al caso mio.
Un giorno con MBT
Dovete sapere che un paio di MBT non lo si sceglie in base all'aspetto estetico. O almeno, non solo.
C'è tutto un mondo dietro, che io personalmente ho scoperto grazie a Katiuscia e che spero di riuscire a spiegarvi altrettanto bene.
La calzatura MBT si caratterizza per la suola basculante capace di creare una situazione di instabilità che il corpo fisiologicamente cerca di correggere. In questo modo vengono messi in moto i muscoli delle gambe, i glutei e, salendo su, gli addominali che restano contratti e i muscoli della fascia lombare che ne escono rafforzati regalando benefici anche alla postura e al mal di schiena.
Attenzione però, non è che ve le mettete e..puff! Vi cresce il culo di Belen Rodriguez, così, solo per la buona volontà. Tutto quello che vi ho raccontato sopra avviene solo se si fa un corretto utilizzo di queste scarpe "magiche" e, soprattutto, se lo si fa con costanza. Ecco perchè te le vendono con un vero e proprio libretto di istruzioni, che detto così sembra complicato, ma fondamentalmente ci sono poche di semplici regole da seguire.
Un giorno con MBT
Le MBT si provano tutte e due insieme. Solo così se ne può testare appieno il tipo di suola, io che pensavo ce ne fosse solo una e invece ce ne sono diversi tipi, ma tutte in grado di dare gli stessi benefici. Sta a voi trovare quella giusta.
La camminata. Si parte poggiando il tallone e rullando fino in punta, passo dopo passo. Testa alta, spalle dritte, guardando davanti a se'. L'impressione sarà quella di camminare sulla sabbia. MBT è una scarpa per camminare, ed è proprio camminando che se ne sfruttano al massimo le potenzialità. Nota bene, non ci si corre sulle MBT, non sono scarpe da running, si cammina e basta (ripetere come mantra). Possono sì essere utilizzate per fare sport, ma non sono necessariamente adatte a tutti i tipi di esercizio. Basta saperle sfruttare a proprio vantaggio. Il trucco? Usatele il più possibile, quando andate a fare la spesa, quando andate a fare shopping, nel tragitto da casa vosta a quella del vostro fidanzato, alla palestra/piscina. Mettete dei vestiti comodi, le cuffie dell'ipod nelle orecchie e attraversate la città a piedi.
Un giorno con MBT
Un giorno con MBT
In posizione ferma. Gambe leggermente aperte nella stessa misura della larghezza del bacino schiena dritta, addominale contratto e compagnia bella, si deve cercare di mantenere il peso nella posizione centrale della suola. Questo le rende ottime anche per attività che prevedono lo stare in piedi per molte ore. Niente piedi doloranti e niente mal di schiena perchè saremo costretti ad assumere una postura corretta, scaricando il peso del nostro corpo nei punti giusti. Cose da NON fare: buttare tutto il peso all'indietro adagiandosi sui talloni oppure tutto in avanti, che a quel punto tanto vale mettervi un paio di ciabatte di gomma.
Un giorno con MBT
Per me il criterio di scelta è stato "che utilizzo ne voglio fare?". Mi interessava il lato sportivo della faccenda e quindi ho lasciato perdere i modelli più casual fin quasi dall'inizio, pur avendone provati un paio, optando per una scarpa che potessi utilizzare volendo in palestra (se mai deciderò di iscrivermi) ma anche per lunghe passeggiate (la cosa che mi ha intrigata di più). Ecco perchè stavo per scegliere una scarpa con una nuova suola in fibra di vetro, antiscivolo, in gore - tex e quindi impermeabile, perfetta per l'outdoor, ma meno per l'indoor. Ho optato infine per questo modello qui, sempre in gore - tex, perchè mi piaceva l'idea che fosse impermeabile, ma con una suola adatta anche ad interni.
Un giorno con MBT
E così la nostra squadra si è avviata verso Pitti, composta dalla dolcissima Chiara di cui vi ho parlato sopra, Claudia, la responsabile marketing di MBT, che si è rivelata essere davvero gentile e alla mano, gli amici blogger di sempre Francesco e Irene e l'abilissimo videomaker Mario, che ci ha seguiti come un'ombra per tutto il giorno, documentando tutto nel video che vedrete qui sotto.
Tutti rigorosamente muniti di MBT ai piedi, inutile a dirlo.
Un giorno con MBT
Un giorno con MBT
Abbiamo girato, conosciuto persone, parlato con Herbert Kristler, general manager MBT Italia, persona squisita, a cui abbiamo potuto porre alcune domande, la cui risposta potete ascoltarla nel video, a cui vi lascio perchè ho parlato anche troppo.
(Il video è davvero carino, anche se io ho dei seri problemi a rivedermi, ma è un mio problema e di "c'è cioè, l'impressione è stata positivisssssssima.." ma non fateci caso, ve ne prego, un po' di pietà, posare davanti ad un obbiettivo mi fa questo effetto, mi sento davvero imbullettata e se così non fosse stato forse oggi forse non sarei qui, ma a bollywood, chissà)

Prima di lasciarci le mie conclusioni. Se a primo impatto "salire" su un paio di MBT mi è sembrata una cosa faticosissima (però è vero che i muscoli lavorano allora!), ma lo attribuisco al fatto che ultimamente ciondolo in pigiama dalla cucina al divano alla mia scrivania al letto, diciamo che dopo un po' la cosa è diventata assai più naturale, allorchè ci avevo preso un po' di confidenza. Tornata a casa però, nonostante provassi una fisiologica sensazione di stanchezza dovuta più che altro all'aver passato l'intera giornata in giro, non ho sentito quel bisogno di calciare via le scarpe, anzi, mi sono seduta e goduta la sensazione del mio piede avvolto in una forma morbida e fatta apposta per lui. Da allora, a distanza di un paio di settimane, ogni momento è stato buono per indossare le mie MBT. Nel momento in cui devo muovermi a piedi non posso fare a meno di approfittarne, tanto che mi sono ripromessa, non appena sarò più libera di uscire ogni tanto a fare "walking" attività più adatta a me, che ho sempre odiato correre dal profondo del cuore. Ci risentiamo quest'estate, alla vigilia della prova costume.
Un grazie speciale a Irene, a cui, come sempre ho rubato le foto.

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