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Un giorno questo dolore ti sarà utile di Peter Cameron

Creato il 20 ottobre 2014 da Laleggivendola @LaLeggivendola
Un giorno questo dolore ti sarà utile di Peter CameronA poche pagine dall'inizio di questo libro, già avevo ficcato l'autore nella lista dei desideri di compleanno. Anzi, mi era già svicolato nell'angolo in cui custodisco i miei autori preferiti. Davvero, c'è voluto pochissimo. Un giorno questo dolore ti sarà utile di Peter Cameron, tradotto da Giuseppina Oneto e edito da Adelphi nel 2007. Sono abbastanza certa che domani mio padre mi regalerà Quella sera dorata, e non potrei essere più lieta.Non c'è poi moltissimo da scrivere, su questo libro, e infatti è per questo che ne chiacchiero stasera, che sono piena di cose da fare. È un libro breve, che ho letto in una mezza giornata, senza quasi riuscire a fermarmi, e che mi ha lasciata soddisfatta come mi capita di rado.È James a parlare, a raccontare. Questo ragazzo che dovrebbe iniziare a frequentare l'università, ma che proprio non ne ha voglia. Vive con la sorella maggiore e la madre, con le quali ha un rapporto altalenante, dalle quali si tiene a distanza. Adora la nonna, che va a trovare spesso. Lavora nella galleria d'arte della madre insieme a John, che considera un suo amico.James mi piace e mi piace pensare che, per il breve tempo che è durata la lettura, siamo riusciti a fare amicizia. È un ragazzo intelligente, calmo, acuto, che pare agitarsi in bilico tra ciò che sarebbe sensato fare e l'angolo lontano in cui vorrebbe rifugiarsi a leggere. Va da una psicologa per qualcosa che gli è successo durante uno di quei bizzarri ritiri scolastici americani, e che svela verso la fine. C'è una diagnosi che sbircia da sotto la carta, inespressa, ma non ha importanza.E questo è un brevissimo periodo della vita di James, in cui tuttavia riusciamo a conoscerlo a fondo, più di quanto non si conosca lui stesso. James il refrattario. James l'ingarbugliato.Superfluo sottolineare che lo consiglio e che l'ho adorato. È da leggere. O almeno, è uno dei libri che trovo imprescindibili, anche se a giudicare da Anobii et similia non siamo poi in tantissimi a pensarlo. Però per me è un libro speciale, e se capitate spesso da queste parti e vi siete fatti un'idea dei libri che trovo 'speciali', beh, vedete voi.Io non attendo che di procacciarmi tutto ciò che Cameron ha liberato nel mondo.

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