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Un miliardo di persone senza acqua entro il 2050

Creato il 30 marzo 2011 da Zonwu
acqua
Secondo gli esperti, ogni essere umano del pianeta avrebbe bisogno di minimo 100 litri d'acqua al giorno per condurre un'esistenza dignitosa. Ma entro il 2050, quasi un miliardo di persone potrebbe vivere con una quantità d'acqua di ben lunga inferiore al limite minimo giornaliero.
Cento litri d'acqua equivalgono grosso modo al contenuto di una vasca da bagno. Pensateci bene: quante volte aprire l'acqua e non pensate neanche lontanamente quanto sia prezioso il liquido che esce dai vostri rubinetti?
Non fatevi ingannare dalle enormi masse d'acqua che circondano le terre emerse del nostro pianeta: l'acqua potabile, o sfruttabile per le attività umane, rappresenta solo lo 0,007% dell'intera quantità di liquido presente su tutto il pianeta (meno dell'1% delle acque dolci mondiali, inclusi ghiacciai e neve perenne).
Secondo le statistiche del sito Drinktap.org e le informazioni presenti sul sito Water.org, ogni giorno un cittadino americano utilizza da 260 a 376 litri d'acqua, suddivisi in questo modo:
- 17% doccia
- 21% lavaggio indumenti
- 1,4% lavaggio piatti
- 29% in servizi igienico/sanitari
- 15,7% rubinetti
- 13,7% perdite d'acqua
Da questi dati è facile rendersi conto di quanto l'acqua incida sui servizi sanitari essenziali. Ad aggiungersi al quasi miliardo di persone con accesso limitatissimo all'acqua potabile, circa 100 milioni di persone non avranno acqua sufficiente anche soltanto per bere.
"Non prendete i numeri come se si trattasse di destino. C'è un segno di cambiamento" dice Rob McDonald, autore della ricerca per conto dell'organizzazione ambientalista The Nature Conservancy. "Ci sono soluzioni per portare acqua a quel miliardo di persone. E' un segnale del fatto che saranno necessari molti altri investimenti, sia infrastrutturali che nell'efficienza dell'utilizzo dell'acqua".
I numeri di oggi sono questi: circa 150 milioni di persone sopravvive con meno di 100 litri d'acqua al giorno, ma lo sviluppo di aree urbane precedentemente inesistenti, come in India e in Cina, sta mettendo a serio rischio l'approvigionamento d'acqua per sempre più persone nel mondo.
Un americano medio consuma, durante una doccia di 5 minuti, una quantità d'acqua superiore a quella che un abitante delle periferie cittadine del Terzo Mondo utilizza in un giorno intero. Mentre ci facciamo un bagno caldo, laviamo i piatti o i vestiti, e innaffiamo il giardino, una quantità spaventosa di donne che vivono in regioni in via di sviluppo spende oltre 200 milioni di ore in totale al giorno per raccogliere acqua per uso domestico.
Le sole città del delta del Gange, entro il 2050, vedranno circa 119 milioni di persone in carenza d'acqua. L'Africa occidentale si trova nella stessa situazione, e come l'India è un Paese che ha forti piogge stagionali durante l'anno, ma che non riesce a conservare l'acqua della stagione umida durante i periodi di siccità.
Ma dove va a finire tutta l'acqua? Il nostro prezioso liquido viene per lo più utilizzato per l'agricoltura, ma in alcuni Paesi in via di sviluppo viene sprecata circa la metà dell'acqua disponibile soltanto attraverso perdite nel sistema di distribuzione.
"Ci sono molte possibilità che l'aumento dell'efficienza nell'utilizzo dell'acqua, nel settore agricolo o in quello residenziale, possa risolvere buona parte della sfida" sostiene McDonald.
Billion-plus people to lack water in 2050: study

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