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Un milione e 300mila euro per 30 mq: è a Londra il monolocale più caro

Da Immobiliarefini @immobiliarefini
Un milione e 300mila euro per 30 mq: è a Londra il monolocale più caro
Se pensate che i prezzi delle case a Milano e Roma abbiano raggiunto livelli astronomici, sappiate che noi italiani siamo ancora fortunati. Sta facendo scalpore, infatti, la notizia di un monolocale al centro di Londra messo in vendita per la cifra monstre di un milione di sterline (circa un milione e 300mila euro).A pubblicare l'annuncio è stata l'agenzia immobiliare inglese Foxton Real Estates. L'appartamento in questione misura appena 30 metri quadrati e non è un monolocale ultralusso con piscina sul tetto di qualche star capricciosa, ma una normalissima mini-casa.A giustificare la cifra stratosferica di  43mila euro al metro quadrato è la posizione. Il monolocale si trova infatti nell'esclusivo quartiere di Mayfair, a Upper Brook Street, a pochi minuti a piedi da Bond Street e adiacente ad Hyde Park.
FONTE: affaritaliani.itMa non è finita qui... il sito controlacrisi.org ha pubblicato un'altra notizia:LONDRA - Hyde Park One - il nuovissimo condominio extra-lusso di Londra dove un bilocale costa 3,6 milioni di sterline e un superattico è stato venduto alla stratosferica cifra di 136 milioni - oltre che un covo di ricchi pare essere un covo di evasori: solo nove appartamenti sui 62 fino a oggi venduti pagano infatti le tasse comunali.Il complesso è ufficialmente finito nelle mire della circoscrizione municipale di Westminster. Ma non sarà una sfida semplice. I funzionari non hanno infatti ricevuto nessuna risposta da Project Grande, la società dei fratelli Candy, i milionari che si celano dietro alla speculazione dell'Hyde Park One. "Non è compito dei costruttori vigilare sul comportamento fiscale dei proprietari degli appartamenti", ha detto all'Observer un legale del gruppo. Secondo l'avvocato la lettera in cui il municipio di Westminster chiede lumi sull'identità dei residenti del complesso "non è mai stata ricevuta". Sia come sia, Westminster per il momento ha fatto ciò che si fa in questi casi: ha consultato il registro catastale per capire chi sono i proprietari.Salvo sbattere contro un muro di società registrate in paradisi fiscali. Stando a quanto scrive oggi il domenicale vicino ai laburisti, la maggior parte di queste - 25 - hanno sede alle British Virgin Island. Altre fanno invece capo a Guernsey, le Cayman Island, il Liechtenstein, la Liberia. "Proprio quando il bilancio pubblico è sotto pressione senza precedenti - ha tuonato il deputato Labour Karen Buck - è scandaloso che i residenti di un condominio di extralusso possano evitare di pagare la loro quota di tasse comunali". I registri municipali mostrano infatti che solo quattro appartamenti pagano la quota piena - 1375 sterline all'anno - mentre ad altri cinque è stata applicata la tariffa scontata al 50% per le seconde case.

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