UN MIO SOGNO da "Le giornate del mio tempo".

Il mio sogno, sin da piccolo, è stato sempre quello di poter un giorno scrivere e possibilmente poter anche essere ricordato da molti per questo. Ora che inesorabilmente sto avvicinandomi ai sessanta anni, penso che sia giunto il momento di tradurre nella reale concretezza tutto ciò che ho sempre desiderato. Sento anche che probabilmente poi ci potrà esserci un seguito, perché ritengo che necessariamente ogni uomo non debba mai sentirsi appagato, arrivato e ormai demotivato.
Ogni uomo dovrebbe sempre porsi un traguardo, una meta da raggiungere e non fermarsi ogni qualvolta che si batte contro un muro. Tutti abbiamo dei limiti, ma ognuno di noi dovrebbe sempre esprimersi al massimo, tenendo comunque presente costantemente cosa sia giusto e cosa sia possibile fare senza danneggiare gli altri. Il rispetto del prossimo e della natura stessa è qualcosa da tenere sempre in considerazione, soltanto questo rende fantastica l’opera e la presenza di ogni essere umano. Certo, man mano che si cresce e che i giorni volano via, bisogna fare i conti con tutti gli ostacoli che la vita stessa ci riserva, trovando ogni volta che questo accade, la forza per rialzarsi e continuare con nuovi stimoli e obbiettivi da raggiungere. Sperimentare e trarre, da ogni evento, tutto ciò che può servire ed appagare la propria soddisfazione. La cosa più bella che può capitare ad ogni uomo è vedere un sorriso sul volto di chi ti sta accanto o di chi ti sta di fronte.

ANDRO' LONTANO.

Nelle notti di vento d'autunnocalpesterò i momenti ingialliti di foglie d'estate.Pizzicato dal vento e da gocce di pianto.Scolpirò il tempo con infinite parole.Scriverò del mentre e del ripenso.Mi coprirò di verde e andrò lontanolungo il sentiero del chi sfuggea non capire il senso del non ritorno.Mi parlerò di te, del meritato
e di tutto ciò che è mancato.