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Un motivo antico

Creato il 13 giugno 2014 da Giuseppe Bonaccorso @GiuseppeB
Un motivo antico, nascosto nelle prigioni,
come un brivido congelato, pallido,
a tratti vivo, tremolante sotto il sole.
Ricordi le gocce che dal ghiaccio
parevano staccarsi come uccelli,
come minuscoli gabbiani d’avorio,
che prendevano per la prima volta il volo?
E quella musica, graffiante come piuma,
quel non senso eterno,
eternamente vacuo, affamato,
che ingoiò ogni scaglia di memoria,
mentre tu ridevi nel silenzio e io, 
come un folle traduttore,
cercavo la misteriosa metrica 
che m’aprisse le orecchie 
all’incerto canto dei grilli?
Anche oggi m’affanno,
avvelenato dai proclami, dalle leggi,
dal senso che barcolla
ed è tenuto ritto con le corde,
mentre l’universo ride scalmanato,
e un altro motivo raccoglie i cocci aspri
di un’inutile ingordigia
d’incomprensibile umanità.
Il primo vagito,
immensamente lungo,
si perde infine nel requiem, 
e nella notte scivola come fumo,
ad incipriare i volti
di nuove, lontanissime stelle.
Foto di Ryo Mukae Un motivo antico Un motivo antico Un motivo antico Un motivo antico Un motivo antico Un motivo antico Un motivo antico Un motivo antico 

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